20 aprile 2008

IN ATTESA DEL QUARTO...BERLUSCONI: I RISULTATI SCIGGHITANI

Ehia, ehia, Alalà!
Cusì si salutavunu 'i scigghitani all'epoca delle foto che vedete pubblicate sul nostro blog della Malastoria, l'epoca dei balilla e delle figlie della lupa.
Naturalmente, mi auguro che ciò non avvenga più, ma è fuor di dubbio che in questo ultimo periodo, nell'intera Europa soffiano forti venti di...destra.

In Spagna e Francia ha vinto la destra; in Germania, si discute se ricominciare ad usare la Croce di Ferro, la più alta onorificenza militare tedesca, bandita subito dopo la fine del Terzo Reich, ma rimasta stampata comunque sugli aerei della Wermacht.
Adesso pure in Italia, c'è voglia di ordine e disciplina.
A dir la verità, la cosa si era intuita già da tempo, considerato che a gestire le varie emergenze (vedi spazzatura a Napoli e sanità in Calabria), sono stati chiamati un ex capo della Polizia e un ex Prefetto, evidenziando così in maniera più che evidente l'incapacità della politica, anzi dei politici, di risolvere i problemi concreti.

Dunque, come da pronostico, ha vinto l'omino in camicia nera, il quale -contando sulle capacità taumaturgiche che i suoi elettori gli riconoscono- sembra intenzionato a trasferire la sede del Governo al Palazzo Reale di Napoli, fin quando la questione monnezza non sarà risolta.
Già che c'era (vistu ch'è puru 'mericanu di mentalità), perché non cominciare la nuova "marcia su Roma" dal Castello Ruffo dello Scigghio, facendo approvare un nuovo piano sanitario che non preveda la chiusura ru 'spitali "Scillesi d'America"?

Il nuovo (?) Presidente del Consiglio, si trova davanti delle belle gatte da pelare, ma può contare su tre fattori importanti.
-I conti dello Stato sono in ordine, come assicura Prodi, dopo aver curriato gli evasori fiscali peggiu di un gatto col topo, tipu Tom & Jerry. Ma mentre nel cartone animato, 'u suricicchiu aveva sempre la meglio, con Prodi-Tom, più di uno è rimasto 'ngagghiatu per la coda, anche chi era riuscito a correre fino in Liechtenstein!

- Non avrà a menz' e peri l'incubo delle sue notti insonni da quand'era figghiolu: i comunisti! Tranquillo, Presidente, nessuno mangerà più i bambini!

-I numeri in Parlamento gli permettono di poter approvare qualsiasi provvedimento, anche un decreto che preveda che il campionato che si avvia alla conclusione venga assegnato alla squadra quinta in classifica, cioè il Milan, varda casu [battuta che riporto da "Viva Radio 2"]

E, parrandu di numeri, dopu 'na settimana passata a fari cunti 'iil'ogghiu, vediamo com' è andata nto Scigghiu.
Aviti presenti le amministrative di due anni fa? Come direbbe quel principe del foro dell'avv. Messina [personaggio di "Viva Radio 2], ho sbagliato esempio. Spirditavilli.


Alla Camera, il PDL ha ottenuto poco meno di 1400 voti (pari al 47%), contro i 985 (33%) del PD. Stessa musica al Senato, dove la sfida tra i due gruppi principali è finita 1234-865. Agli altri, nci ristaru sulu...i scucciuliati: da segnalare, il 5% del CDU e il 2% del Movimento per l'Autonomia (altrimenti detta la Lega del Sud) e del Partito Socialista (quasi 3% alla Camera).
E la sinistra?
Nel malutempuni che ha fatto naufragare Bertinotti e "compagni", le tre sigle sinistrorse (SC-SA-PCL) hanno complessivamente totalizzato solo il 3,8%.

A Scilla, quindi, alle politiche sono stati letteralmente ribaltati i risultati delle amministrative. L'attuale amministrazione, aveva a suo tempo ottenuto ben 1800 voti, facendo letteralmente mambassa nelle frazioni di Melia e Solano.
Nello scorso ottobre, oltre al primo cittadino, già candidato, per di più eletto, alle primarie- ben nove elementi su undici avevano dichiarato di aver aderito al Partito Democratico.

Bene, il risultasto di questa massiccia "migrazione democratica" (e anche dell'azione amministrativa messa in atto finora? Mah!) è che oggi i voti ottenuti dalla formazione di riferimento dell'attuale Amministrazione sono praticamente la metà e nelle frazioni il PD ha racimolato soltanto il 18-19% dei consensi espressi!

Questo dato, da solo, fotografa una situazione a dir poco imbarazzante, considerato che (non certo per colpa di un coordinamento provinciale che pure ha avuto le sue pecche), contrariamente a quanto verificatosi nei paesi a noi più vicini, da quando si sono svolte le primarie fino a oggi, le due "anime" che costituiscono il partito veltroniano, a Scilla non truvaru 'u tempu mancu mi si pigghiunu 'n cafè insieme! anzi hanno portato avanti due campagne elettorali parallele (invitando a turno i vari candidati), i cui risultati sono ora sotto gli occhi di tutti.

Inevitabilmente, ha vinto il PDL, com'era naturale che fosse, constastata la liquefazione della sinistra e lo scollamento esistente all'interno di quello che dovrebbe essere il PD scigghitanu: una creatura nata sotto il segno di divisioni le cui origini risalgono a un passato che sarebbe meglio mettere da parte; una creatura tirata di ccà e di ddhà, trattata in maniera opposta a come i loro "genitori" romani avevano pensato, indicato e fatto con le altre neonate formazioni gemelle, nel resto d'Italia.
A Scilla no. A Scilla, si è sfiorato l'"aborto" e, 'sta criatura sfurtunata è nata amorfa. Quanto tempo ci vorrà perché prenda forza e cresca? Chissà...

Così, mentre la primavera disvela tutto il suo tepore, l'omino in camicia nera se n'è andato in Sardegna, dove nella sua bella villetta, con il suo grande amico russo (venuto per l'occasione, a svernare in Italia) e l'intero corpo di ballo di un varietà televisivo, cerca di riprendersi dalle fatiche elettorali e in attesa di inaugurare il suo Terzo R...ehm, quarto Governo, ringiovanito per via dell'effetto benefico della vittoria, può cantare allegramente: "Giovinezza, giovinezza, primavera di bellezza....!". Proprio come facevano i giovani balilla nel Ventennio...

13 aprile 2008

TU CHIAMALE SE VUOI...ELEZIONI

Vutastu?
Al momento in cui scrivo, ha votato il 49% del totale. Se vui ancora non l'avete fatto, aviti tempu finu a lunedi alle 15:00.
Certu, abbiamo avutu 'na campagna elettorali pisanti: ndi bumbardaru ra matina a' sira, attraverso giurnali, radio e televisioni, evidenziando la semplificazione del quadro politico rispetto alle elezioni precedenti, attuata tra 'na Pizza (l'ultimo DC) e 'na muzzarella di bufala alla diossina.
Entrambe le cose (la semplificazione e la diossina), si sono rivelate solo una...bufala.

Di comizi, ddhi belli comizi 'i 'na vota,con le bandiere al vento, se ne sono visti pocu e nenti. Per dirla tutta, a Reggio, una volta montato il palco in Piazza Duomo, a parlare agli elettori alla vecchia maniera sono stati solo Fini, Storace e i candidati "locali" del PD, all'ultimu minutu.
I "pezzi grossi" del calibro di Veltroni e Bertinotti hanno invece preferito usare i cinima o i teatri. Come dar loro torto, visto che la politica italiana è da tempo un veru triatu!?

Il centrodestra, ripropone ancora una volta l'alleanza Berlusconi-Fini-Bossi, praticamente "'i tri ra vineddhazza".

O' solitu, l'Umberto minaccia di usare fucili e relative munizioni per ottenere il federalismo fiscale, allo scopo di salvaguardare la ricchezza prodotta in terra padana. Ma, nci vuliva diri: se tutti i meridionali che contribuiscono alla formazione di questa ricchezza, trasferissero la propria residenza nelle loro regioni d'origine, le tasse le dovrebbero pagare proprio in Calabria, Sicilia, Puglia, Campania, Basilicata, ecc. Così, al Senatur non rimarrebbe che tuffarsi nelle acque del Po, cu tutti 'i fucili.

Il Cavalier Berlusca, a Reggio non s'è fatto proprio vedere e si è fermato a...Catanzaro.
Vabbò che si compiace di somigliare sempre di più a una divinità, se non di superarla (ma non certo in altezza), però visto che oramai Eboli l'aviva passata, putiva fari un altro piccolo sforzo e farsi vedere puru in riva allo Stretto.

Forse, sapendo che a Reggio la destra (sì, pirchì oramai è più a destra lui di Fini), è predominante, avrà ritenuto di poter fare a meno di scendere a mostrare da vicino ai suoi osannanti elettori la sfavillante camicia nera che ha contraddistinto il suo abbigliamento in questo periodo.
Piccatu! ma sulu pirchì non abbiamo potuto ascoltare l'inno elettorale che lo accompagna, del quale riporto una strofa, diciamo così, molto eloquente:
La stessa frase ha ispirato anche un sito apposito, il cui scopo primario è comunque quello di raccogliere fondi, mediante la vendita di gadgets vari (dischi, magliette, spille, spillette, ecc.), sullo stile della campagna elettorale 'mericana.

E, in un evidente impeto di sfrenata fantasia, all'America si è ispirato anche il candidato premier del PD, Veltroni, il quale ha semplicemente tradotto in italiano lo slogan che accompagna la campagna elettorale di Barack Obama, candidato del partito democrsatico per le presidenziali U.S.A.
Il "Yes, we can" di Obama è stato infatti veltronianamente interpretato come "Si può fare".
Si sa che Veltroni è stato sempre attratto dal sistema politico 'mericanu, cui il "nuovo" (?) PD si ispira, ma c'è un piccolo problema: quello che è successo in questi ultimi 15 anni in Italia ha dimostrato che lo schema "semplificato" che vede due soli grandi partiti (conservatore e progressista) non fa per noi.

Attorno ai due schieramenti maggiori, dalle pericolose similitudini in quanto a nome (PD-PDL) e riferimenti agli States,gravitano le "ritrovate alleanze".

La sinistra, distinta ancora in arcobaleni (guidati da Bertinotti) e in formazioni minori -frutto delle ennesime scissioni- fatte di "critici" e "difensori dei lavoratori".
I socialisti,con Boselli, finalmente riuniti dopo la diaspora conseguente al "giustizialismo" politico subito negli anni novanta, che confidano nella loro tradizione storica.
I centristi (CDU e Rosa Bianca) esclusu Mastella -chi luvau 'a furia pi tutti e si darà al giornalismo, con Casini che si è smarcato (era ura!) dal Silvio e tenta di correre da solo, confidando nei suoi valori cristiani.
La destra, dove a parte Forza Nuova (che poi nuova non lo è affatto), c'è Storace 'mbilinatu che, al grido di: "Ammunti e abbasciu, viva 'u Fasciu!", vuol dare una lezione a Fini, dimostrandogli di essere lui il vero erede di coloro che non rimpiangono il ventennio. Per farlo, punta sulla figura fimminina della Santanché, la quale è entrata in polemica con il Silvio su una questione di estrema importanza: la giusta posizione della donna è verticale o orizzontale? (ma non pinsati a mali).
A far da corollario, come dire, pi 'nzalata, movimenti dei consumatori, e grilli parlanti.

Se avistu la pacenzia di seguirmi finu a ccà, nda tuttu stu parapigghia, vi starete chiedendo: "Ma, pi cu' è vutari?". Niente paura, non vi sprimiti 'u ciriveddhu.

Ci hanno già pensato i nostri stessi politici, non cambiando una legge elettorale che ci ha costretto a votare dopo meno di due anni. Le liste dei candidati ce le hanno fornite loro, con i candidati posizionati come sulla griglia di partenza di un gran premio, magnificando il loro operato, fondato (a loro dire) sul rinnovamento della politica!
Piccatu che i veri volti nuovi, espressione della società civile (come dicono quelli che parlano bene), sono relegati ben lontano dai primi posti, per lo più occupati da deputati e senatori uscenti.

Forse sbaglierò paragone, ma questo sistema mi appare piuttosto "cubano".
A ben vedere, le differenze tra le recenti elezioni svoltesi a Cuba e le odierne consultazioni elettorali italiche sono due: nell'isola caraibica la lista era solo una e l'ampiamente annunciato dittatore...ehm...vuliva diri vincitore finale, non portava la camicia nera!

02 aprile 2008

IMPIANTI SPORTIVI: NON SU' SORDI 'I ITTARI A MARI

La primavera ha portato nto Scigghiu la buona notizia:finalmente sono stati stanziati i soldi da "buttare a mare".

No, non è chi 'ddivintammu ricchi a 'na vota. Mi riferisco naturalmente alla vicenda Porto [che potete approfondire leggendo l'apposito articolo del nostro Tatomaster], la quale, dopo tanto tempo sembra potersi avviare a conclusione, sempre che gli Uffici preposti (Genio Civile Opere Marittime in primis) si diano una mossa per concludere un iter burocratico alquanto cristallizatosi negli ultimi anni, quando 'sti famosi 10 milioni di euro erano messi in previsione di spesa ma, praticamente, sulu pi l'occhi ra genti.
Ora pari chi la "ruggia" che ha ricoperto gli ingranaggi burocratici -con la salsedine non si scherza!- possa essere eliminata: cu tutti 'sti sordi, avogghia mi si ndi 'ccatta carta vitrata (leggi progetti e scartoffie varie)!

In questo momento di soddisfazioni scigghitana, con le pagine dei quotidiani locali piene zeppe di articoli in merito, dove ognunu cerca di prendersi i dovuti (pi carità!) meriti per aver lavorato in silenzio in questi anni, senza dar nell'occhio (eccu pirchì ancora non vittimu nenti), direi quasi sutt'acqua, è proprio in questo momento particolare che, causa la me' natura malanovamenti cumplicata, mi è firrìata per la menti un'altra vicenna.
Trattasi puru 'sta vota di storia vecchia, caduta nel dimenticatoio quasi comu 'a festa i San Franciscu!

Parlo del "Palazzetto dello Sport" che dovrebbe essere realizzato nell'area a Est (latu Bagnara, per chi -al momento in cui leggi- non ha la bussula) dell'attuale campo sportivo.
Il progetto è pronto da tempo ma, chissà perché, langue nei cassetti del Comune e...non si viri signu di nessuna novità.

Da notizie giornalistiche [vedi anche qui] si apprende che lo scorso 29 marzo 2008, la Regione Calabria e il Credito Sportivo regionale hanno sottoscritto una convenzione secondo la quale lo stesso istituto di credito erogherà alla nostra Regione ben 50 milioni di euro per la concessione di contributi da utilizzare per la contrazione di mutui -secondo una legge regionale- a favore di Enti e federazioni sportive calabresi che hanno in programma la costruzione o anche il completamento, l'ampliamento e la riqualificazione di impianti sportivi.
L'intervento del Credito Sportivo sarà attuato -a tasso agevolato- in tre anni, a decorrere dalla data in cui è stata sottoscritta la convenzione e include anche le opere accessorie agli impianti strumentali dell'attività sportiva e l'acquisto delle rispettive aree.

Mi pare che sia una buona opportunità da sfruttare. Naturalmente, il presupposto fondamentale è che il relativo progetto sia debitamente approvato pirciò, nonostanti l'aqrrivo di aprili e del caldo sole primaverili, sarebbe il caso darsi una mossa, senza dormire sugli ...scogli del porto.

E' superfluo mettere in evidenza che una tale opera possa rivestire una grande importanza sia dal punto di vista sociale che economico per il paese. La prova lampante di ciò è fornita, per esempio, dalle ragazze della Scilla Volley che, per disputare il loro campionato di serie D -dove si stanno comportando in maniera più che dignitosa- sono costrette a emigrare presso altre strutture idonee.

Come detto, il contributo potrebbe essere utilizzato anche per il completamento o l'ampliamento delle strutture esistenti.
Penso dunque anche al campo da tennis -o dovrei dire ex, vistu com'è cumbinatu- ridotto all'abbandono più totale, con i conseguenti problemi anche di natura igienico-sanitaria.
E, infine, perché non includere in questa operazione di recupero anche il campetto di basket adiacente alla palestra della scuola media (oggi trasformato, all'occorrrenza, in parcheggio), presso il quale per diversi anni si sono svolti in passato anche tornei estivi amatoriali, ma che potrebbe ospitare quei tornei "da playground" che si disputano d'estate ormai in tutta Italia.

Non sarebbero certo...sordi 'ittati a mari.