Cari paisani, chiudiamo anche quest'anno del blog, rinfriscandovi ancora una volta la memoria sulla vicenda Maluspitali.
Pare sia una costante delle vicissitudini di questa parte di suolo italico: è noto dai libri di storia che la seconda guerra mondiale iniziò a finire, con l'arrivo delle truppe alleate. Ndi nui, passaru 'i 'mericani, i quali dimostravano le loro intenzioni pacifiche, rialandu ciucculata e' figghioli.
E' altresì noto -anche se nei libri di storia ancora non c'è scrittu- che l'ultima guerra di mafia di Reggio, che insaguinò l'intera nostra provincia fino al 1991, ebbe termine solo quando arrivarono i capi delle famiglie 'mericane a imporre una sorta di "divisione bonaria" tra i contendenti, con tantu di abbracci e baci a pizzicuneddhu.
'Sta vota, non si tratta di guerra né militare, né di mafia, ma è 'na guerra ancora più seria e dura: la guerra per la salute!
Pur se non accompagnati dal caratteristico suono della tromba -che tutti abbiamo visto chissà quante volte nelle pellicole western- né tanto meno da proclami in politichese -tipu quel 'mericano chinu di dollari di Roccasecca, che abbiamo ammirato nel film di Totò- per l'ennesima volta, a provare a toglierci le castagne dal fuoco, ARRIVUNU 'I 'MERICANI!, intesi come abitanti del continente America (Canadesi o Statunitensi che siano).
Li guida solo e soltanto l'amore per il proprio paisuzzo, che tante mal' 'ccasioni camora sta attraversando.
Come potete leggere nell'articolo sopra riportato (che trovate anche sul forum del nostro malasito per eventuali commenti), avuto sentore della malaria che tira nella sanità calabra, si è messa in moto la macchina 'mericana, con partenza dal Canada, nel generoso tentativo di salvare il salvabile, in merito alla questione dell'ospedale "Scillesi d'America".
Certamente, al di là dell'oceano, sa sintiru parecchiu di questa vera e propria "mala nova" che li ha raggiunti, nonostante che alla maggior parte degli scigghitani non gliene sia fregato un così detto fico secco, evidentemente bonu sulu con le noci, comu turruni ri poviri!
Da parte nostra, non possiamo che continuare a dare il nostro appoggio per favorire la massima diffusione di qualsiasi iniziativa finalizzata a mantenere attivo un presidio la cui importanza abbiamo più volte sottolineato.
Ci auguriamo che dopo un 2007 davvero tragico dal punto di vista della sanità in Calabria, l'arrivo del nuovo anno porti con sè novità positive: dalla Calabria, dal Canada, dagli U.S.A. ma, soprattutto, da Scilla.
Pare sia una costante delle vicissitudini di questa parte di suolo italico: è noto dai libri di storia che la seconda guerra mondiale iniziò a finire, con l'arrivo delle truppe alleate. Ndi nui, passaru 'i 'mericani, i quali dimostravano le loro intenzioni pacifiche, rialandu ciucculata e' figghioli.
E' altresì noto -anche se nei libri di storia ancora non c'è scrittu- che l'ultima guerra di mafia di Reggio, che insaguinò l'intera nostra provincia fino al 1991, ebbe termine solo quando arrivarono i capi delle famiglie 'mericane a imporre una sorta di "divisione bonaria" tra i contendenti, con tantu di abbracci e baci a pizzicuneddhu.
'Sta vota, non si tratta di guerra né militare, né di mafia, ma è 'na guerra ancora più seria e dura: la guerra per la salute!
Pur se non accompagnati dal caratteristico suono della tromba -che tutti abbiamo visto chissà quante volte nelle pellicole western- né tanto meno da proclami in politichese -tipu quel 'mericano chinu di dollari di Roccasecca, che abbiamo ammirato nel film di Totò- per l'ennesima volta, a provare a toglierci le castagne dal fuoco, ARRIVUNU 'I 'MERICANI!, intesi come abitanti del continente America (Canadesi o Statunitensi che siano).
Li guida solo e soltanto l'amore per il proprio paisuzzo, che tante mal' 'ccasioni camora sta attraversando.
Come potete leggere nell'articolo sopra riportato (che trovate anche sul forum del nostro malasito per eventuali commenti), avuto sentore della malaria che tira nella sanità calabra, si è messa in moto la macchina 'mericana, con partenza dal Canada, nel generoso tentativo di salvare il salvabile, in merito alla questione dell'ospedale "Scillesi d'America".
Certamente, al di là dell'oceano, sa sintiru parecchiu di questa vera e propria "mala nova" che li ha raggiunti, nonostante che alla maggior parte degli scigghitani non gliene sia fregato un così detto fico secco, evidentemente bonu sulu con le noci, comu turruni ri poviri!
Da parte nostra, non possiamo che continuare a dare il nostro appoggio per favorire la massima diffusione di qualsiasi iniziativa finalizzata a mantenere attivo un presidio la cui importanza abbiamo più volte sottolineato.
Ci auguriamo che dopo un 2007 davvero tragico dal punto di vista della sanità in Calabria, l'arrivo del nuovo anno porti con sè novità positive: dalla Calabria, dal Canada, dagli U.S.A. ma, soprattutto, da Scilla.