10 agosto 2007

BUMBULI E QUARTARI

Informazioni sul Post ARGOMENTO: Via Marina di Scilla!!! Nome: Gianluigi Data: Aug 10 16:23 2007 Visite: 10 Cita | Rispondi Via Marina di Scilla!!! Agli amministratori di questo stupendo paese: Vergognatevi!!! La via marina di Scilla è diventata un mercato, puoi acquistare pure le anfore romane!!! Sporcizia ovunque, anche in spiaggia. ma si può. Ma lo scillese perchè non si lamenta? E' abituato? Cordiali saluti Gianluigi

Questo messaggio, inviato sul Malaforum dall'amico Gianluigi, mi spinge a proporvi ora alcune riflessioni che avevo già in mente di trattare da alcuni giorni, ma che ho rimandato causa...ecomostro.
Amico Gianluigi, come darti torto? 'U mercateddhu è ddhà, sotto gli occhi di tutti coloro che -come me- il pomeriggio o la sera, per rinfriscarsi la muruddha con la brezza che sale dal mare, si illudono di poter fare una passiata in via Marina.

Sì, sono poveri illusi (me compreso), perché quello che li aspetta non è 'na passiata, ma uno slalom, una gimkana, passando una serie di strettoie (chi 'i strati ra Chianalea a cunfruntu parunu 'u Corsu i Rriggiu!) a zigzag attraverso pizze e bibite, borsi, maglietti, sciammissi, specchi e, per finire, loro:


bumbuli e quartari di ogni taglia e dimensioni!

Se pi camora vi capita di scindiri nel pomeriggiu, diciamo verso le 19, vedete il popolo degli ambulanti che, dopo avervi aspettatto o' passu per fottervi il parcheggio davanti e' mussa, procede con automatica celerità al montaggio di metri di bancatu, sopra il quale disporre il materiale di cui sopra, il più delle volte proprio davanti a quella specie di sedili (ex cacaturi, per intenderci) che sono stati ristrutturati l'anno scorso per essere utilizzati (in teoria) dal pubblico. Non cuntenti,i nostri allegri ambulanti "si allargano" a dismisura sul marciapiede, adornandolo con oggetti simili a quelli ritratti nella foto, oltre a un vasto campionario di puro artigianato calafricano.

Questa situazione va ormai avanti da parecchio tempo, anche se quest'anno ha raggiunto livelli davvero anomali.
Veniamo però al dunque. Perché lo scigghitano non si lamenta? A dire il vero, qualche giorno fa i commercianti -colpevoli dal loro canto di non essere mai riusciti a costituire un'associazione che li rappresenti e difenda i loro sacrosanti diritti- hanno segnalato la questione al Sindaco, il quale non ha potuto far altro che prendere atto delle loro forti lamentele,obiettivamente e palesemente fondate.
Nel caso specifico della Via Marina però, il Comune non può intervenire -salvo tramite i Vigili Urbani ma solo per motivi di ordine pubblico- semplicemente perché non ha titolo a farlo!

Mi spiego meglio. La Via Marina, per tutta la sua lunghezza (da Monacena a Spirito Santo)e dalle case su di essa prospicienti fino al marciapiedi lato mare (compresi quindi i marciapiedi lato monte e l'intera sede stradale),
dal punto di vista legale è terreno di proprietà demaniale, proprio come la spiaggia del mare.
Il Comune,poco più di quattro anni fa, ha inoltrato formale richiesta affinchè -visto e considerato lo stato di fatto, cristallizzato da anni- tutta questa superficie venga "sclassificata" in modo da poter divenire bene disponibile per essere successivamente ascquistato e quindi definitivamente acquisito al patrimonio comunale.
Tale richiesta però, nonostante numerosi solleciti, sembra essersi impantanata nelle maglie della burocrazia. Ne consegue che per poter mantenere le strutture e gli impianti esistenti (strada, marciapiedi, impianto fognario, idrico e illuminazione pubblica), lo stesso Comune, in quanto concessionario del suolo demaniale, versa allo Stato una somma pari a quasi € 3.200,00 l'anno.
Secondo quanto previsto dalle norme del Codice della Navigazione e del suo regolamento, un suolo demaniale può essere adibito esclusivamente all'uso per cui è stata avanzata la richiesta.
Ciò significa che permettere alle "bancarelle" di spuntare ogni sira sulla via Marina, è come permettere al concessionario di un lido balneare di installare all'interno dello stesso nu bellu bancatu chinu i bumbuli e quartari invece di sdraio e ombrelloni.

Questo stato di cose, non fa che ritorcersi esclusivamente contro il Comune di Scilla.

Prima per una questione pratica, di immagine offerta ai tanto desiderati (quanto assenti) turisti e/o frequentatori (sbinturati!) del nostro paese. Poi per il danno economico subito da tutti gli operatori commerciali (pub, bar, ristoranti, lidi balneari, ecc.) che esercitano la loro attività correttamente, secondo le leggi vigenti.
Poi ancora, per il danno economico ( figlio della lentezza burocratica di cui si è detto sopra) subito per i mancati introiti delle concessioni degli spazi per il commercio.
In ultimo, perché un perdurare di queste attività abusive, potrebbe finire, paradossalmente, con il mettere fuori lege anche il Comune stesso.
Infatti, il cattivo uso della concessione (e più cattivo di così, mi sembra sia difficile), il mutamento sostanziale non autorizzato dello scopo per il quale è stata fatta la concessione (mercateddhu inveci ru marciaperi) e l'abusiva sostituzione di altri nel godimento della concessione (i venditori ambulanti, invece della collettività), sono tutte cause di decadenza dalla concessione.
Pur se quanto appena evidenziato appare poco probabile, nulla toglie che nel caso in cui, da un controllo (campa cavaddhu!) eseguito dall'autorità competente [Capitaneria di Porto o Agenzia del Demanio], dovessero essere evidenziate tali "difformità" nell'uso del bene demaniale, al Comune possa venire revocata la concessione, peraltro già pagata per i prossimi sei anni!

Pertanto, poiché, comu ricivunu i 'ntichi, "Cu' si vardau, si sarbau", sarebbe oltremodo opportuno che il Comune, pur non potendo intervenire direttamente, segnalasse il problema alle autorità competenti, le quali, sempre pronte a rilevare (metro alla mano) anche il minimo "sconfinamento" operato da un lido, finiscono con l'ignorare (e speriamo che sia solo ignoranza) una situazione che ha certamente sconfinato nell'illegalità, alla quale non solo pare ci siamo abituati, come dice Gianluigi, ma ci siamo pericolosamente assuefatti.


1 commento:

  1. Nonnu, sei insuperabili! Non voglio incensarti troppo, ma sei completissimo e divertentissimo. Meglio così, che leggerti diventa un piacere.

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