23 dicembre 2009

LA LUCINA VERDE

Tempo fa avevo letto 'Pasto nudo' di William S. Borroughs e mi aveva particolarmente colpito questa frase: “...viveva ormai in vari gradi di trasparenza...sebbene non proprio invisibile, se non altro era difficile vederlo. La sua presenza non destava particolare attenzione...la gente lo considerava una proiezione o lo liquidava come un riflesso, un'ombra: 'qualche trucchetto della luce o una pubblicità al neon'.
E' tutto qui, o almeno in gran parte è qui il problema con cui conviviamo. Cosa siamo agli occhi della gente?
In verità, forse faremmo meglio a pensare solo cosa siamo.
A questo proposito, mi sono tornate in mente le famose parole di Madre Teresa di Calcutta, che così si autodefiniva: “Sono una piccola matita nelle mani di Dio...”.
Con i dovuti distinguo, in questi giorni che precedono il Natale, ho pensato spesso a cosa io possa essere.
Eh già, non siamo “...tante stelle di fumo, che convivono si tormentano sempre umilmente...” di cui parla una canzone. 
 

Non siamo fumo, per fortuna. Ma nemmeno stelle.
 

Ciascuno di noi è una “...luce luce lontana più bassa delle stelle...” di cui parla Fabrizio De André in  'Ho visto Nina volare', e almeno chi è credente, sa perfettamente “...quale sarà la mano che ti accende e ti spegne...
Tra i tanti simbolismi, credo che l'albero di Natale che ognuno di noi in questi giorni ha preparato in casa, non sia altro che un'allegoria della società -con i suoi livelli e le sue 'caste'- e dei diversi stili di vita degli uomini.
Indipendentemente da quale sia il 'livello di appartenenza', molti amano la visibilità, l'eleganza, i trucchi e i lustrini. Sono come gli addobbi e i nastri colorati che adornano i nostri abeti. E' vero, sono belli a vedersi, ma è altrettanto vero che sono leggeri, vuoti dentro.
 

In realtà, a far brillare nastri e addobbi sono quelle piccole lucine che illuminano l'albero di Natale.
Credo che sarebbe bene che ognuno di noi fosse come una di quelle piccole lucine, che si accendono e si spengono, autonomamente ma non certo per loro volere, ma per volontà di Colui che con la Sua mano accende e spegne anche le stelle del cielo.



Così ogni giorno mi adatto e affronto le circostanze della vita, sforzandomi di essere come una piccola lucina. Non una qualsiasi, ma una in particolare: quella colorata di verde.
Sì, proprio quella che, sia quando è spenta, sia quando è accesa, si nota di meno, poiché si confonde, diventa un tutt'uno con il colore naturale dell'albero, ma per quanto piccolo, dà comunque il suo contributo.

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