“La giunta comunale è sempre stata presente e segue con estrema attenzione le azioni che porteranno alla riconversione del nostro nosocomio, anche perché il Piano regionale sanitario, è bene chiarirlo, non ha mai contemplato la chiusura di Scilla” [da ‘Gazzetta del Sud’ del 11.03.2011]
Per Ciccone i problemi relativi allo “Scillesi d'America”, che si sta spogliando a poco a poco di tutte le sue funzioni, non sono causate dalla riconversione in corso ma da “forze oscure” che remano contro il mantenimento della struttura. La proposta venuta fuori nel corso dell'assise è quella di creare una commissione per organizzare una manifestazione popolare per chiedere con maggior forza la richiesta avanzata da “Futuro donna”, ovvero che l'ospedale sia salvo [da ‘Calabria Ora’ del 15.3.2011]
“C'è in atto un terrorismo psicologico da fonti ancora a noi sconosciute che punta alla liquidazione preventiva dell'ospedale, non si sa per quali interessi [da ‘Il Quotidiano’ del 15.03.2011]
La chiusura del reparto di Chirurgia e poi di Medicina non dipende dalla riconversione dovuta al piano sanitario regionale, varato dalla giunta Scopelliti e imposta dal governo, bensì dall'Azienda sanitaria provinciale, nella persona del commissario Squillacioti, «che è stato impossibile incontrare nonostante i tanti tentativi». «Ciò che accade nell'ospedale – ha proseguito Ciccone – non è una conseguenza del Piano sanitario. La riduzione del personale medico e i pensionamenti stanno portano l'ospedale a un collasso interno. Il momento è difficile e l'iniziativa dei cittadini è utile tenendo conto che momentaneamente, non essendoci la conferenza dei sindaci, è la dottoressa Squillacioti a decidere». Il sindaco propone così una manifestazione popolare attraverso la convocazione di un consiglio comunale aperto esteso ai sindaci dei paesi del comprensorio, a cui invitare anche il governatore Scopelliti e i vertici dell'Asp. [da ‘Gazzetta del Sud del 15.03.2011]
Bene bene bene. A Scilla si torna a parrari ru ‘Spitali.
Grazie all’iniziativa di raccolta delle firme promossa dal gruppo di “Futuro donna”, dopo il Consiglio Comunale di ieri si riaccendono le luci sulla vicenda dello “Scillesi d’America”. Sono state luci rimaste spente un po’ troppo a lungo, tanto da far temere un black-out.
Rispetto alle affermazioni fatte ieri dal primo cittadino e nei giorni precedenti da qualche assessore, vorremmo mettere in evidenza alcune cose.
1. E’ vero, il Piano Sanitario Regionale ha sempre previsto la riconversione dell’ospedale. Prima a centro di ricerca specialistico, poi a casa della salute, vale a dire a struttura che, pur non dotata di reparti specialistici, dovrebbe essere in grado di assicurare un’assistenza dignitosa nei casi più comuni e meno ‘complicati’.
2. Se la Giunta Comunale ha sempre seguito la vicenda, beh, in pochi se ne sono accorti. Ancora meno l’ha seguita il Consiglio Comunale, se consideriamo che l’ultima assise cittadina dedicata al tema risale a parecchi mesi or sono e che l’unico atto ufficiale espresso di comune accordo dai nostri rappresentanti è stata una –e dico una- relazione, peraltro piuttosto stringata.
3. Acclarato che quanto sta succedendo non è da imputare alle previsioni di questo sciagurato P.S.R., stando a quanto riferito dal primo cittadino, vediamo come stanno le cose, spulciando direttamente nelle ‘carte’ dell’ASP.
Delibera del Commissario Straordinario ASP Reggio Calabria n° 16 del 10.8.2010:
1) in nome del contenimento delle spese in materia di impiego pubblico, i trattenimenti in servizio equivalgono a nuove assunzioni!
Art. 9 comma 31 D.L. 78/2010: Al fine di agevolare il processo di riduzione degli assetti organizzativi delle pubbliche amministrazioni, [dal 31.7.2010] i trattenimenti in servizio previsti dalle predette disposizioni possono essere disposti esclusivamente nell'ambito delle facolta' assunzionali consentite dalla legislazione vigente in base alle cessazioni del personale e con il rispetto delle relative procedure autorizzatorie; le risorse destinabili a nuove assunzioni in base alle predette cessazioni sono ridotte in misura pari all'importo del trattamento retributivo derivante dai trattenimenti in servizio.
Risultato: appena i dipendenti festeggiano i 65 anni, festeggiano anche il loro licenziamento!
Delibera del Commissario Straordinario ASP Reggio Calabria n° 17 del 10.8.2010: dirigenti e medici con un’anzianità contributiva di 40 anni, si ndannu a iari pa casa!
[Delibera del Commissario Straordinario ASP Reggio Calabria n° 362 del 30.11.2010]: Scilla, già compresa nel distretto di Villa San Giovanni, entra a far parte del Distretto Reggio Calabria 1
[Delibera del Commissario Straordinario ASP Reggio Calabria n° 363 del 30.11.2010]:
1) I Dipartimenti vengono ridotti da 17 a 5!
2) I compiti di queste strutture sono i seguenti:
3) Per ogni Dipartimento, queste sono le strutture presso cui si svolge l’attività:
Il quadro è chiaru.
Al fine di recuperare il debito spaventoso causato dalle folli spese sanitarie del passato, si sono mandati a casa coloro che avevano raggiunto i quaranta anni di contributi, con soli sei mesi di preavviso!
Secondo le delibere di fine 2010, presso lo “Scillesi d’America” dovrebbero rimanere attivi i reparti di: medicina, cardiorespirazione, gastroenterologia, cardiologia, chirurgia e l’unità d’emergenza, pronto soccorso compreso.
Inoltre, nel programma triennale delle opere pubbliche 2010/2012 –approvato con Delibera n. 873 del 31.12.2009, per l’Ospedale di Scilla vengono previsti i seguenti interventi:
per una spesa complessiva prevista € 758.983,52 per il 2010. La ristrutturazione (con progetto esecutivo) e l’adeguamento (a livello di studio di fattibilità) erano previsti nel corso dello stesso anno.
Entro la fine del 2011, con progetto esecutivo, era previsto il completamento del centro disabili (il cui costo totale è di € 217.053,42), con un’ulteriore spesa di € 151.937,39.
Dunque, per lo “Scillesi d’America” ci sono progetti esecutivi e spese previste per € 590.937.39!
Il problema è che, a causa delle superiori disposizioni legislative nazionali, nel settore della sanità pubblica non vengono previste assunzioni. In pratica: non ci sunnu medici!
La cosa strana, però è che con Delibera n. 371 del 1.12.2010 e successiva Delibera definitiva n. 191 del 15.2.2011, è stata approvata la graduatoria dei medici convenzionati per l’assistenza primaria negli ambiti territoriali carenti.
In pratica: è stato previsto l’impiego dei cosiddetti medici di base. Allura i medici nci sunnu!
Sulu che si preferisce (o dovremmo dire preferiscono) prestare la loro opera all’esterno delle strutture ospedaliere –presidi o case della salute che siano, come previsto peraltro nel P.S.R.?
E certu, quandu unu avi u raffridduri, preferisce andare nell’ambulatorio del medico di famiglia piuttosto che andare a trovare lo stesso medico –e magari qualche cura in più- o’ ‘spitali. Sarà ‘na questioni psicologica? O unu sana prima pi ddaveru?
Si parla di ‘forze oscure’ fautori di ‘terrorismo psicologico’. Insomma, roba da veri… mamau!
Ma vo’ viriri chi, liggendu liggendu abbiamo fatto venire ‘alla luce le forze oscure’? Insomma, vo’ viriri chi scoprimmu cu è…. ‘u mamau?!?!
Desidereremmo tanto però, che sia Peppone Scopelliti che il Commissario Straordinario che ha firmato le Delibere di cui sopra, ci facessero cortesemente capire se hanno capito ciò che hanno scritto nei documenti ufficiali.
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