09 aprile 2011

MA PIRDIMMU I CIRIVEDDHI? -PARTE III

image Torniamo a parlare del caso dei “cervelli in fuga” calabresi, pubblicando il testo del comunicato stampa emesso dagli ex stagisti della Regione Calabria, con gli aggiornamenti sulla loro situazione.

E' una situazione paradossale, che solo la Regione Calabria poteva essere in grado di creare.

Dal contenuto del comunicato emergono infatti aspetti formali che demoliscono la millenaria storia del diritto italiano e che, a parere di scrive, costituiscano dei validi motivi per far modificare la norma attualmente in vigore, il cui unico scopo è quello di non dare certezze.

Si registra infatti il primo caso al mondo in cui avvisi pubblici assurgono all'inedito ruolo di 'fonte normativa', superando il contenuto di una legge regionale!

Nella stessa legge regionale, non poche perplessità suscita la previsione della copertura finanziaria: a fronte di 350 giovani -per i quali, secondo la norma, dovrebbero essere reperiti € 3.500.000- la Regione stanzia un totale di fondi di € 550.000, utili a coprire la spesa per soli 55 ex stagisti.

Per l'esercizio finanziario 2011, la perla: la Giunta regionale quantificherà le risorse occorrenti in base alla manifestazione di interesse presentata dai soggetti pubblici interessati.

Praticamente, è come se la Regione attendesse le prenotazioni per noleggiare uno o più autobus, sui quali al momento non si sa quanti dei restanti 295 potranno salire.

Agli altri non resterebbe che...scappare a piedi!

 

Il testo del comunicato:

E’ sempre il caso dei partecipanti al Programma Stages 2008/2010 della Regione Calabria a tenere banco. Noi poveri sventurati attendiamo dal 20/10/2010, data in cui è scaduto il nostro “pseudo” contratto con la Regione, la possibilità di rientrare a lavorare negli Enti dove ci siamo distinti per merito come dimostrano le innumerevoli lettere indirizzate dagli amministratori locali ai Presidenti di Giunta e Consiglio Regionale.Cosa impedisce di fatto questo idillio? 

Il meccanismo assolutamente sconnesso, arcano e distruttivo che la Regione ha messo in atto. Già perché a più riprese la Regione, nella persona del Presidente della Giunta, del Consiglio, ed ogni singolo Consigliere hanno declamato a gran voce che noi giovani plurititolati siamo una risorsa da trattenere gelosamente, indispensabili, bravissimi e bellissimi. E la cosa è dimostrata anche dal fatto che hanno tutti votato all’unanimità la legge regionale n. 32/2010, legge che cita testualmente “Al fine di non disperdere il patrimonio di conoscenza già acquisito dai giovani impegnati nel "Programma Stages" (…) la Regione assicura l'erogazione di un contributo annuo di euro 10.000,00 a favore di soggetti pubblici, che si impegnano a stipulare, con ogni stagista, che abbia concluso con esito positivo tutte le attività di formazione previste dal Regolamento (…) tipologie contrattuali previste dalla normativa vigente per una durata non inferiore ai 12 mesi di lavoro”.

Peccato però che i fatti siano ben diversi. Intanto perché la legge è stata accompagnata da un avviso pubblico rivolto agli enti che assolutamente contraddice il contenuto della stessa: prevede una graduatoria che finanzia solo 55 stagisti (siamo circa 350). La priorità viene data a quei soggetti pubblici che s’impegnano a stipulare contratti full time o superiori ai 12 mesi. Ma questa novità non era assolutamente prevista nella legge. Accade questo perché la regione Calabria ha stanziato nel suo bilancio solo 550.000 euro per questa iniziativa, mentre la famosa legge,come già detto prima, prevede il finanziamento di ogni stagista per cui pervenga domanda di contrattualizzazione. Che fine faranno gli altri stagisti che “loro malgrado” non rientreranno nei primi 55 posti di graduatoria? Saranno solo sfortunati e colpevoli di trovarsi in Enti impossibilitati da dissesti o normative nazionali (legge Brunetta) ad aggiungere soldi per i loro contratti. Da mesi ormai continuiamo a rivendicare l’attuazione della legge e riceviamo continue rassicurazioni verbali (verba volant, scripta manent!!) sul fatto che nessuno resterà fuori. Ma affinché questo accada realmente è necessario che la Regione si impegni a realizzare una integrazione in bilancio delle somme necessarie. Integrazione che ci viene promessa da chicchessia ma solo a parole e per metterci a tacere in un angolo. E’ ormai palese che i Signori della politica Calabrese ci stanno solo prendendo in giro, lasciandoci “a spasso” ormai già da sei mesi e senza prospettive ravvicinate all’orizzonte. Soprattutto fuggono dalle loro responsabilità, perché scriviamo articoli, chiediamo incontri, e nessuno riesce a darci delle risposte concrete, forse perché troppo impegnati con il Governatore Scopelliti ad organizzare “specchietti per allodole” come i meeting per parlare delle problematiche giovanili tralasciando però il piccolo dettaglio della porta sbattuta in faccia ai giovani autoctoni più titolati. Ad esempio, sempre nella famosa legge 32/2010 c’è l’articolo 7 che cita testualmente “Alla copertura finanziaria, stimata per l'esercizio finanziario 2010 in euro 200.000,00, in ordine alla stipula dei contratti di cui al comma 1, si provvede con le risorse allocate all'UPB 4.3.02.02 dello stato di previsione della spesa del bilancio medesimo. Per l'esercizio finanziario relativo all'anno 2011 la Giunta regionale quantificherà le risorse occorrenti in base alla manifestazione di interesse presentata dai soggetti pubblici interessati.". [??????-n.d.r.]

Bene, perché qualche politico non ci spiega come mai hanno stanziato 200 mila euro per l’anno 2010 quando era assolutamente impossibile per gli enti contrattualizzarci dal momento che ancora non era neanche uscito l’avviso pubblico con relativo elenco ufficiale dei soggetti in regola con le attività del Programma Stages (elenco pubblicato sul Burc a fine febbraio 2011). 

E soprattutto, che fine hanno fatto questi soldi?E poi ancora, l’articolo 6 della succitata legge recita “La Regione si impegna, altresì, ad incentivare, da parte di soggetti pubblici e privati nei confronti degli stagisti, la realizzazione, di percorsi integrati (anche individuali) di orientamento, di alta formazione e di inserimento occupazionale, con risorse provenienti dai fondi comunitari strutturali”.Sono trascorsi sei mesi dalla legge e di questi “percorsi” non esiste traccia. In sintesi, c’è una legge disattesa, una legge che rappresenta una seria opportunità per noi giovani, vogliamo capire perché ad oggi è solo carta straccia ed ESIGIAMO delle risposte concrete. 

Basta prese per i fondelli, siamo stanchi e stufi di confrontarci con questa politica aleatoria ed inutile.

GRAZIE.

Comitato Programma Stages 2008/2010

[testo ripreso da http://generazionep.ilcannocchiale.it/]

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