04 gennaio 2022

RIPORTIAMO IN CHIESA LA STATUA DI SAN ROCCO


35 ordinanze di quarantena nell'ultima settimana; 69 casi attivi ad oggi.

Sono i dati impressionanti -rilevati sul sito istituzionale del Comune e sull'Albo Pretorio- che registriamo a Scilla da dopo Natale.

 

La voglia di stare insieme, di condividere questo tempo di festa, ha avuto la meglio sulla mancata prudenza e sul mancato uso dell'intelligenza.

 

La variante Omicron -così è stata ribattezzata la quarta ondata del virus in due anni- sta colpendo Scilla con una diffusione mai registrata prima.

 

Nel momento di maggior bisogno, però, ci ritroviamo con il centro tamponi presso la Casa della Saluto clamorosamente chiuso causa pensionamento dell'operatore sanitario addetto.

Per eseguire i tamponi gli scillesi dovrebbero recarsi a Reggio, presso il Grande Ospedale Metropolitano, nome un po' troppo altisonante per una struttura che ha più volte di mostrato di non poter servire l'intera popolazione della Città Metropolitana, alias provincia, di Reggio Calabria. Il problema è che il G.O.M. sta letteralmente scoppiando e non può ricevere quasi più nessuno.

Così, per eseguire i tamponi è stato istituito un così detto "drive-through" a Bagnara Calabra, ma credo sarà una soluzione temporanea, anche se è notorio che dalle nostre parti non c'è niente di più definitivo della temporaneità.

Alcuni lo chiamano "Drive-in", a tipu cinima o forse per qualche reminiscenza cerebrale dettata da un vecchio programma comico degli anni '80. Purtroppo, però, non c'è niente da ridere.

 

L'ultima domenica dello scorso settembre, la statua lignea di San Rocco è stata riposta nello "Stipu", la piccola cappelletta ove per tradizione rimane nel periodo ottobre/giugno.
Proprio per "affidarsi…alla sua protezione taumaturgica in questo tempo di epidemia", il Parroco di Scilla decise di esporre in chiesa la statua di San Rocco nel mese di maggio del 2020, con largo anticipo rispetto alla tradizionale prima domenica di luglio.

 

Dopo oltre un anno di permanenza in chiesa, periodo durante il quale a Scilla il Covid non aveva creato particolari problemi, si era pensato di poter ripristinare la normalità della tradizione.

Ma questo tempo normale non è. Dovremo convivere con questo virus e con le sue pericolose ondate.

Così, in questo tempo di mancanze, c'è solo una cosa che non può non deve mancare: la fede in Dio.

Credo sarebbe un bellissimo esercizio di fede, vista la situazione attuale, quello di riportare in chiesa la statua del nostro Santo Patrono. Costituirebbe -come già accaduto nella nostra storia e nel nostro più recente passato- un importante monito, forse il più importante, per tutti gli scillesi, perché adottino comportamenti responsabili e non si facciano trasportare da emozioni simil-natalizie.

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