Basta. Non ce la
faccio più a sentire sempre: dove.... dove... dove... dove...
Non
c'è frase di senso compiuto (ma spesso anche senza senso) nella quale non venga usata, per lo più
a sproposito, la parola "dove".
Particolarmente
irritante è l'abuso di "dove" al posto di "in cui",
"nel quale", "nella quale".
A voi, abusivi del
"dove", dico una semplice cosa: mi smuovete la nervatura e
mi fate attorcigliare stomaco e viscere in un tutt'uno
indistinto.
Ogni volta che usate "dove" al posto di "in
cui", "nel quale", "nella quale", date una
coltellata fatale a quello che è rimasto di italiano nella nostra
lingua, della quale siete gli inconsapevoli killers.
E con
l'italiano, muoio un po' anch'io assieme a tutti coloro i quali, come
me, ne hanno imparato la grammatica, perché non c'è rimedio
farmaceutico all'attorcigliamento gastro-intestinale continuato.
Perciò,
non avete sulla coscienza solo la morte linguistica dell'italiano ma,
con esso, anche la morte di quegli italiani (pochi ormai) che, come me,
non usano il "dove" com' o' putrusinu, mettendolo in ognidove.
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