21 febbraio 2007

SCILLA S'INNALZA, SENZA RICADUTE!

  • Come hanno riferito i giornali e da quanto appreso in giro qualche settimana addietro -poiché l'amministrazione ha letteralmente ittatu 'u bandu peri peri- il Comune di Scilla si è visto finanziare un progetto per la costruzione di n° 2 ascensori, della capienza -udite, udite- di ben 13 passeggeri ciascuna (13x2=26 passeggeri a corsa. Praticamente, la stessa capienza di una navetta), che dovrebbero consentire il collegamento diretto tra piazza San Rocco e Marina Grande. L'idea non è certo nuova, comunque la notizia è stata commentata e stracommentata naturalmente in modo molto positivo da sindaco e assessori, ma diamo un'occhiata più da vicino.
  • Il progetto di cui sopra, -come si rileva direttamente dal B.U.R. della Regione Calabria n. 3 del 16.02.2007 ()- è stato incluso nel Programma Quadro "Emergenze Urbane e Territoriali - Programma riqualificazione e Recupero Centri Storici" finanziato con fondi direttamenter stanziati dal CIPE nel 2004.
  • Il Comune aveva partecipato a seguito di apposito bando pubblicato lo scorso anno, il quale, in sintesi, prevedeva finanziamenti per progetti finalizzati: alla conservazione, recupero, potenziamento e valorizzazione del patrimonio edilzio, architettonico e urbano dei centri storici; al miglioramento dei servizi per l'innalzamento della qualità della vita e a un nuovo utillizzo dei patrimoni immobiliari abbandonati, secondo un piano di riassetto e attrazione di nuove funzioni e attività.
  • "Tale secondo obiettivo..."-si legge nell'accordo-"mira esplicitamente alla opportunità di prevedere progetti di riuso riferiti a nuove opportunità di funzioni economiche riallocate all'interno dei Centri Storici, con conseguenti ricadute sociali in termini di miglioramento delle condizioni di vita nonché di sviluppo occupazionale."
  • Il bando riguardava due aree distinte: la locride e il resto della provincia reggina. Il totale di spesa per i progetti previsti (ben 25, costituiti da 75 interventi diversi) è di € 36.123.750,00, divisi in modo equo tra le due aree.
  • Con riferimento al progetto presentato dal Comune di Scilla, esso prevede il "Collegamento meccanizzato tra Scilla alta e Marina Grande". Importo € 2.440.000,00.
  • Così, sembrerebbe concretizzarsi un vecchio "pallino" di molti scillesi. Dico "sembrerebbe", perché sempre continuando a leggere l'accordo in questione, si scopre che altri € 300.000,00 (compresi in un fondo di riserva del 5% della somma complessivamente stanziata nell'ambito del programma, che è di € 42.250.000,00), sono stati destinati a:
  • "Scilla -Studio di fattibilità finalizzato a superare il problema del consgestionamento del traffico veicolare attraverso la realizzazione di un collegamento meccanizzato tra il quartiere di Marina Grande e il quartiere di S. Giorgio e la realizzazione nel quartiere S. Giorgio di un parcheggio e dei rispettivi collegamenti".
  • Forse mi sbaglierò, ma la domanda -magari supida- che mi viene in mente è: come è possibile finanziare un progetto con ben € 2.440.000, se non si è sicuri e certi di poterlo realizzare, considerato che, successivamente si ritiene necessario dover stanziare € 300.000,00 per capire se lo stesso progetto sia fattibile o meno? Misteri calabro-scigghitani!
  • Dando un'occhiata veloce agli interventi progettuali presentati dagli altri comuni:
  • A Siderno:Recupero e rifunzionamento dei piani terra delle strutture abitative poste lungo gli antichi percorsi del centro storico, da destinare a botteghe artigiane e commerciali.
  • A Bianco: Ristrutturazione ex ufficio del Registro per riuso biblioteca.
  • A Brancaleone:Restauro patrimonio artistico ambientale vecchia Brancaleone da adibire a botteghe artigiane.
  • A Cittanova: Intervento di specializzazione di alcune vie del centro storico attraverso il recupero, riuso, valorizzazione del patrimonio immobiliare inutilizzato pubblico e privato a fini produttivi, ovvero di promozione e localizzazione delle botteghe storiche e di tradizione nel centroi storico.
  • A San Giorgio Morgeto:Recupero del patrimonio immobiliare abbandonato mediante esproprio, demolizione e ricostruzione su area da destinare a spazio aperto d'uso pubblico, con sottostanti laboratori artigianali e recupero degli antichi mestieri. E ancora: esproprio di spazi privati abbandonati da destinare a uso pubblico o verde urbano.
  • A Sant'Alessio: Acquisizione, recupero e riuso di un frantoio e di un mulino ai fini di turismo didattico nell'ambito della rete dei mulini e dei frantoi della Vallata del Gallico.
  • A Delianuova e a Scido: Riqualificazione antico borgo San Francesco attraverso la ristrutturazione di immobili da destinare a ospitalità diffusa (centro storico).
  • A Bova: Ristrutturazione immobili da adibire a spazio polifunzionale per l'Accademia della Musica dei Greci di Calabria.
  • A Montebello: Riqualificazione centro storico e recupero ex casa comunale da adibire a Centro editoriale e multimediale dei Greci di Calabria.
  • Come si può notare, quelli in progetto negli altri paesi, sono tutti interventi volti al recupero e alla valorizzazione del patrimonio esistente, che verrà sfruttato a fini culturali, commerciali e per l'avvio di attività varie, che-se attuati correttamente-porteranno certamente notevoli benefici dal punto di vista turistico, sociale e, soprattutto, occupazionale ed economico. Inoltre, la spesa media (a conti fatti) per ciascuno di questi interventi è di gran lunga inferiore (circa 1/4) a quella destinata al progetto scillese.
  • Ma Scilla no, non ha bisogno di riqualificazione. A Scilla ci sono aree verdi; non ci sono fabbricati diruti e/o abbandonati da riadattare (chiedete agli studenti della facoltà di Architettura!). A Scilla abbiamo le biblioteche (se ben ricordo, doveva essere realizzata nei locali dell'ex macello ben dieci anni addietro). A Chianalea, più volte paragonata a Venezia, le attività economiche pullulano (non c'è mancu 'na putìa pi 'n mazzu 'i putrusinu!). A Scilla abbiamo già l'ospitalità diffusa (che fine ha fatto il progetto "Scilla Paese-Albergo"?). A Scilla abbiamo il museo (quello, di cui si è straparlato, delle arti marinare?). A Scilla esistono numerosi percorsi naturali (vedi Tremusa, Favazzina-Melia, ecc.), pieni di turisti (comu no!).
  • A Scilla, non ndi mmanca nenti 'i tutti 'sti cosi. Abbiamo solo il problema del traffico.
  • Lo risolviamo anche -ma non solo- con la realizzazione degli ascensori, nonostante sia noto che nei cassetti del Comune giacciono te o quattro (se non più) progetti per la realizzazione dei più svariati parcheggi (ne riferirò in altra circostanza).
  • Siamo sicuri che il gioco vale la candela?
  • A quanto pare sì, e ci si vanta pure: "A nui ndi resuru du' miliuni e menzu! Ah!Ah!". Siamo sicuri di poter realizzare un progetto -certamente ambizioso, ma molto dispendioso in termini di manutenzione, gestione e quant' altro- la cui fattibilità però è tutt'altro che sicura e -cosa più importante- i cui benefici economici sulla collettività (a parte l'aspetto "scenografico") saranno sicuramente minimi o trascurabili, per non dire nulli. Erunu megghiu ddui o tri parcheggi e navetti 'i cchhiù.
  • E così, mentre tutti gli altri hanno le loro ricadute (occupazionali, sociali, turistiche, economiche, ecc.), Scilla s'innalza (con i suoi ascensori). Sì, ma al massimo, ra Marina finu a nta piazza i San Roccu!

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