26 dicembre 2012

SOGNO DI UNA NOTTE DI…NATALE

Non mi capita spesso di sognare. Non so se sia un male o un bene ma dopo quel che mi è successo la notte scorsa....Beh, giudicate voi.
Notte tra il 24 e il 25 ultimi scorsi, dormivo.
A un certo punto, mi passa davanti una signora che tiene per mano un bimbo che sgambetta procedendo a fatica, avrà avuto due anni, sì e no.
Quando arriva davanti a me, la madre scompare alla mia vista, il bimbo si ferma e mi guarda: è piccolo, abbastanza paffutello.
 
Gli sorrido, come si fa con tutti i bambini e gli faccio "ciao" con la mano.
E' un attimo, il bimbo mi salta sulle gambe e continua a fissarmi con un sorriso, ma c'è qualcosa di strano: è quasi del tutto calvo, tranne una striscia continua di capelli che adorna la sa testa all'altezza della fronte e di metà nuca, a mo di corona, a tipu monicu francescanu.
Nel sogno, mi stropiccio gli occhi come a svegliarmi realmente e lo guardo con più attenzione: sul suo nasino compaiono due piccole lenti tonde di cui si vede solo la montatura, i vetri sono letteralmente trasparenti; dal nasino, compaiono dei piccoli peli neri.
Il bimbo continua a fissarmi, sempre sorridente, poi apre la bocca come per volermi dire qualcosa, ma non parla, canta, così: <<E per la gente del porto mi chiamo... Gesù Bambino.>>
Quel bimbo era Lucio Dalla, che ha cantato "4 Marzo 1943" per la prima volta, a Sanremo nel 1971. Qualche mese più tardi sono nato io.
Lascio a chi se ne intende ogni plausibile interpretazione.











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