A pensarci bene, il progresso dell'uomo non è fatto d’altro che da una serie di invenzioni per fargli risparmiare tempo. Ma di tutto questo tempo cosa ne facciamo?
Da questa domanda è partita l'idea che è alla base delle Officine del Tempo, un progetto sicuramente originale, direi quasi rivoluzionario perché pensato in un'epoca che ha fatto della frenesia la sua parola d'ordine.
E' proprio per questo che le officine del Tempo hanno scelto come “location” la città di Milano, simbolo dell'Italia che produce e che consuma, che non si ferma mai e, allo stesso tempo, quella più aperta al dialogo, all'internazionalizzazione, basti pensare all'Expo che vi si svolgerà tra poco meno di un anno.
Il progetto prevede l'acquisizione e la ristrutturazione di un'ex struttura industriale a Milano, da riconvertire e restituire alla comunità, attraverso la realizzazione di alloggi a basso costo per
famiglie e studenti, un teatro, aule e laboratori per arti e mestieri, botteghe artigianali, mense e bar, studi, uffici condivisi, una biblioteca e uno spazio dove poter fare musica.
Il tutto distribuito su tre blocchi, collegati tra loro da uno spazio aperto in cui ci saranno: parco giochi; orto urbano e giardino per la coltivazione e l'auto sostentamento della comunità; asilo, utilizzabile sia in estate sia in inverno; spazi da destinare a piazza di incontro della comunità.
Insomma, nelle intenzioni di chi lo ha immaginato è progettato, lo spazio multifunzionale in cui recuperare la dimensione del tempo e, con esso, la dimensione umana di ciascun individuo, proprio perché <<il baricentro delle attività umane è costituito dalla collaborazione tra persone e dal contributo che ogni individuo offre alla comunità, basandosi sulle proprie caratteristiche uniche ed irripetibili>>.
E dietro un progetto del genere non potevano esserci che menti sopraffine: Grandegiggi il visionario, Saso il filosofo, Federico il Fungo, Laura la scrivana entusiasta, Johnny Lu “Groove” l'improvvisatore.
In verità dietro nomignoli e definizioni, ci sono ragazzi seri e 'rucazionati chi hannu puru i scoli. E chi scoli!. Tra loro non potevano non esserci calabresi e indovinate un po' chi sono? Ma i riggitani purosangue (anche se nati, ma per caso, in terra longobarda), Giggi il visionario (alias Luigi Marino) e Saso il filosofo (alias Salvatore Annaloro)
Il progetto sarà attuato in due fasi. La prima, il Passouno, è la più ardita e rivoluzionaria: un viaggio da Milano a Catania fatto con un mezzo di locomozione innovativo, a peri! Sì, a peri, proprio per assaporare il piacere di riappropriarsi della dimensione del tempo: il tempo di camminare, il tempo per cambiare, il tempo per capire chi siamo e quale sia il nostro percorso.
Un percorso che si snoda per 1542 Km, in 40 giorni: partenza il 25 Giugno da Milano, arrivo il 4 Agosto a Catania, attraverso ventinove province di nove regioni italiche.
La troupe sarà composta da tre viandanti a piedi, un driver alla guida di un camper e una blogger on the road, che seguirà le tappe e aggiornerà il diario di bordo in tempo reale.
L'obiettivo dichiarato è fare conoscere il progetto, trovare sponsor e sostenitori e raccogliere fondi da singole contribuzioni. Ma non -come pensereste voi- per potersi comprare i cannoli e la cassata una volta arrivati a Catania, ma per finanziare il progetto che sarà, perciò un pezzo di città di proprietà collettiva!
Per vostra informazione, l'allegra combriccola delle Officine del tempo farà il suo passaggio da Scilla il prossimo 1 Agosto, proveniente da Bagnara Calabra e diretta a Reggio Calabria, ultima tappa “continentale” prima dello sbarco finale in terra sicula.
La seconda fase è quella della realizzazione vera e propria del progetto.
Che dire di più? Sicuramente è un progetto originale, nato, lo si può dire forte, con i piedi ben piantati a terra (e non solo metaforicamente). Sarà forse per questo che per lanciare l'idea, ha finito col lanciare se stesso....da un aereo!
Sembrerà contraddittorio, invece è perfettamente logico: è servito per sentirsi ancora più forte, una volta rimessi i piedi a terra.
Le Officine del Tempo rappresenta sicuramente una novità, un'originalissima anomalia nell'ormai monotono panorama tecnologico, un’invenzione che non serve a risparmiare tempo ma a ritrovarlo. E’ un tentativo di ritorno alla normalità, ambizioso ma sicuramente fattibile, che merita di essere seguito e sostenuto.
Cercheremo di farlo anche noi nei prossimi giorni, aggiornandovi sull'andamento del viaggio e dell'intero progetto.
A Saso, Gigi, Laura, Fede e Johnny va il nostro in bocca al lupo e l'arrivederci al 1 Agosto, nella tappa scigghitana. Buona strada, ragazzi!
IL PERCORSO DI PASSOUNO
Per seguire e sostenere il progetto:
- Il Sito www.officineinformazione.it dove sono pubblicati i dettagli;
- Il Blog con gli aggiornamenti tappa dopo tappa: http://www.officineinformazione.it/category/blog/
- Come sostenere il progetto: http://www.officineinformazione.it/come-sostenere-il-progetto/
- La pagina facebook https://www.facebook.com/pages/Officine-del-tempo-informazione/832185786810214
- Il contatto email: officineinformazione@gmail.com
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