18 luglio 2021

LA PRESA DELLA BASTIA E LA RIVOLUZIONE SCILLESE


Habemus elevator!

Il 15 luglio 2021 è una data che resterà scolpita nella storia di Scilla e nella memoria degli abitanti.

In una curiosa coincidenza e per una bizzarrìa della storia, a 232 anni e un giorno di distanza dalla data simbolo della rivoluzione francese, anche Scilla ha la sua rivoluzione.

Il 14 Luglio 1789, a Parigi, i ribelli al dispotismo di Luigi XVI assaltarono e conquistarono la Bastiglia, dando inizio alla rivoluzione che introdusse i principi cardine della democrazia: liberté, egalité, fraternité. Cioè, libertà, uguaglianza, fraternità.

A Scilla, dopo 232 anni e un giorno, è avvenuta la presa della Bastia.

Il rione che deve il suo nome proprio al fatto di essere concepito come una vera e propria fortificazione intorno al primo nucleo del quartiere San Giorgio, arroccato come una fortezza e protetto dal costone che da piazza San Rocco scende “a schicciu” fino alla strada statale, non è più irraggiungibile da chi si trova a Chianalea o a Marina Grande, come ai tempi della rivoluzione francese.

Nella storia, pirati, eserciti invasori, con mezzi navali e terrestri e artiglierie varie, non sono riusciti a conquistarne l'accesso, hanno fallito.

La Bastia scigghitana è stata conquistata solo oggi, grazie alla tecnologia: un ascensore consentirà di superare agevolmente e velocemente quel dislivello di 70 metri che fino ad oggi ha contribuito, sì, al fascino della nostra Scilla ma che, allo stesso tempo, ha rappresentato un ostacolo naturale anche di ordine sociale, non indifferente da superare, almeno fino all'avvento delle automobili.

Quello che nel burocratese è stato denominato “Progetto Xiphyas la qualità urbana per la qualità sociale -Collegamento meccanizzato tra Scilla alta e Marina Grande”, ma che per tutti gli scillesi è semplicemente “l'ascensore”, è finalmente operativo.

Ripercorriamo brevemente, con l'ausilio dei numeri tratti dai documenti ufficiali, le vicende burocratiche che ne hanno caratterizzato la realizzazione.

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26/07/2007 – Prima conversione con la Regione Calabria importo finanziamento € 2.400.000, con fondi dell'Accordo di Programma Quadro “Emergenze Urbanistiche e Territoriali III protocollo aggiuntivo”, stipulato tra il Governo e la Regione Calabria;

06/03/2009 – Revisione quadro economico con importo finanziamento elevato a € 5.000.000,00 per “rimodulazione della progettazione esecutiva per sopravvenute particolari e motivate esigenze tecniche-ambientali” . La rimodulazione è consistita nella modifica del progetto originario -che prevedeva la realizzazione di un ascensore esterno e tre fermate- con quello interno, a due fermate, poi realizzato.

14/5/2009: Approvazione progetto definitivo, redatto dall'associazione temporanea di professionisti, formata dall'ing. Giuseppe Arena -direttore dei lavori- arch. Carmela Barillà, arch. Maria Giuffrida, arch. Debora Pennestrì e arch. Pasquale Billari, da Reggio Calabria.

24/09/2009: Consegna formale dei lavori, eseguiti dal Consorzio Stabile Aedars S.C.A.R.L. di Roma, che si è aggiudicati su una base d'asta di € 3.440.000,00 per l'importo di € 2.794.232,88, oltre € 160.000,00 per oneri connessi alla sicurezza e IVA.

Durata dei lavori previsti: 500 giorni

Consegna del lavori prevista: 05/02/2011

03/02/2012: I lavori vengono sospesi per valutazioni tecniche della direzione lavori.

17/10/2012: Con Decreto regionale viene revocata la somma di € 1.944.218,23 perché il Comune di Scilla:

  • non aveva provveduto a inviare la rendicontazione prevista nella convenzione;

  • non aveva trasmesso la documentazione contabile entro i termini prefissati oltre che per un importo lavori di soli € 137.671,38;

  • non era nelle condizioni di rendicontare al 30/9/2012 né l’80% dell’anticipazione avuta come da convenzione, né l’ultimazione dei lavori con collaudo/certificato di regolare esecuzione del completamento dell’opera o di un lotto funzionale autonomo, a causa degli evidenti ritardi di realizzazione dell’opera.

Febbraio-Maggio 2013con istanze prodotte da febbraio a giugno 2013, fu, quindi, richiesto il rifinanziamento dei lavori e la stipula di una nuova convenzione per il proseguimento dei lavori.

27/05/2015: In esecuzione della Delibera di Giunta Comunale n. 73 del 23/05/2013, La nuova convenzione fu firmata il -Rifinanziamento per € 1.344.859,48

27/04/2016: A causa della revoca parziale del finanziamento e di problemi legali del consorzio che stava eseguendo l'opera -passato sotto la gestione di un Amministratore giudiziario- la ripresa dei lavori fu autorizzata dal giudice solo il 26/04/2016 e disposta dal Comune di Scilla il 27/04/2016.

09/05/2016: Dopo 1.557 giorni di stop forzato (4 anni, 3 mesi e 7 giorni), i lavori riprendono e a proseguirli fu l'impresa La Ferrera Costruzioni, di Gagliano Castelferrato (EN), facente parte dello stesso consorzio che si era aggiudicato la realizzazione dell'opera

Intanto, con quattro Decreti dal 2017 al 2020, la Regione Calabria ha prorogato le convenzioni sottoscritte fino al 30/11/2020, per consentire la definizione di tutte le procedure amministrative e contabili.

17/01/2019: il Consorzio ha revocato l'assegnazione dell'esecuzione dei lavori alla ditta consorziata “La Ferrera”, che fu estromessa dal Consorzio Aedars S.C.A.R.L. di Roma, che assunse direttamente la prosecuzione dei lavori, previa concessione di ulteriore proroga di 30 giorni del termine dei lavori.

28/03/2019: Consegna dei lavori, la loro durata effettiva, a fronte dei 500 giorni previsti, è stata di 3.472 giorni (9 anni, 6 mesi e 7 giorni), con 26 giorni di ritardo rispetto all'ultimo termine concesso in proroga.

Al netto della sospensione dal 03/02/2012 al 09/05/2016 e senza contare le interruzioni dovute a cause naturali (pioggia ed eventi atmosferici avversi, come quella del 16/07/2017), la durata dei lavori è stata di 1.915 giorni, cioè 5 anni 2 mesi e 27 giorni.

Aprile 2019-14/07/Luglio 2021: Definizione pratiche tecnico-ammimistrative per il collaudo, la messa in esercizio dell'impianto, vari adempimenti di legge, gestione operativa dell'ascensore.

15/07/2021: Inaugurazione ufficiale e primo utilizzo.    

 

Il costo dell'opera

L'opera è costata in totale € 4.400.641,25, con un risparmio di quasi € 600.000,00 rispetto ai previsti € 5.000.000,00.

Dalla determina di approvazione della contabilità finale (Determina Responsabile U.T.C. 585/2020), risulta che di questi € 4.400.641,25, l'importo effettivo dei lavori è stato di € 2.938. 622,12, pari al 67% circa ed il restante 33% dell'importo, è stato speso per IVA, espropri, indennità varie, progettazione, direzione e contabilità dei lavori, spese tecnico-ammimistrative, imprevisti, spese di messa in esercizio dell'impianto, vari adempimenti di legge.

Durante l'esecuzione dei lavori si sono avvicendati tre amministrazioni, quattro commissari prefettizi e cinque responsabili dell'Ufficio Tecnico Comunale:

Dal 24/09/2009 al 16/05/2011 –giunta Ciccone G., approvato uno stato d’avanzamento per € 299.800,00 (pari al 10,2% dell’importo lavori);

Dal 16/05/2011 al 27/06/2014 –giunta Caratozzolo P., approvati due stati d’avanzamento per € 561.300,00 (pari al 19,1% dell’importo lavori);

Dal 27/06/2014 al 31/05/2015 -Commissario Prefettizio Aldo Aldi, nessuno stato d'avanzamento;

Dal 31/05/2015 al 22/03/2018 –giunta Ciccone P., approvati cinque stati d’avanzamento per € 1.379.284.20 (46,9% dell’importo lavori);

Dal 22/03/2018 al 21/09/2020 –Commissari Prefettizi Samuele De Lucia, Filippo La Cava, Antonino Costa, approvati due stati d’avanzamento per € 537745.61 (18,3% dell’importo lavori);

Detrazione per non corretta esecuzione dei lavori € 8.122,77 (0,3% dell’importo lavori);

Restano a credito dell’impresa € 129.398.54 oltre € 22.971,00 per disapplicazione della penale (5,2% dell’importo lavori).

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Fin qui i numeri. Scilla ha, dunque, uno strumento che potrà avviare una rivoluzione, portatrice di eguaglianza, fraternità e libertà.

L'ascensore è, infatti, uno strumento di eguaglianza, perché tutti -bambini, adulti, giovani e anziani, siano essi normodotati o diversamente abili- potranno superare quel dislivello che per secoli ha rappresentato una barriera difensiva ma anche di ordine sociale ed economico.

E' un simbolo di fraternità, perché è rimuovendo ostacoli che gli uomini possono avvicinarsi e, ancora, perché la realizzazione dell'ascensore è la dimostrazione che con l'impegno congiunto di molti -amministratori di diverso colore e orientamento politico, tecnici, cittadini- ognuno per le proprie capacità, forze e competenze, si raggiungono risultati che possono essere ritenuti impensabili.

E', infine, uno strumento che consente maggiore libertà, quella di movimento, per i cittadini e i turisti. E' stata una libertà dura da conquistare, perché dove c'è la libertà «...ci sono rovine e distruzioni. Ci sono errori e problemi, speranze deluse e promesse non mantenute», come scrisse Elisabeth Miller alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Anche per l'ascensore, per lungo tempo abbiamo assistito alla distruzione di piazza San Rocco, alle macerie del materiale roccioso estratto; a errori, cambiamenti che hanno portato a un'opera diversa da quella originariamente concepita (ascensore esterno, con tre fermate), a numerosi problemi (chi risarcirà il Comune di Scilla e gli scillesi del lungo stop forzato, durato oltre quattro anni?). Ma alla fine, la promessa è stata mantenuta, questo è quello che conta.

L'opera adesso è lì, fatta ed utilizzabile. Guardiamo avanti, consapevoli che sta a noi scillesi saperla mantenere nel migliore dei modi.

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