- Cari scigghitani, 'sta vota vi devo riferire delle spiacevoli circostanze in cui viene a trovarsi un abitante del nostro paisuzzo ogni volta le pricipitazioni piovose assumono una certa rilevanza.
- Doviti infatti sapiri che si ripetono oramai con cadenza continua -praticamente sempri- strani fenomeni che alterano il consueto e ridente (mica tanto) panorama scillese.
- Quelli che dovrebbero essere normali rigagnoli d'acqua e che dovrebbero scorrere all'interno delle cunette (sì, 'na vota!...), si trasformano in vere e proprie...sciumari!
- Ultimamente poi, il fenomino ha assunto proporzioni più vistose, dato che le strade di San Giorgio sono state "invase" dalla marea nera dell'asfalto (di cui ho già riferito).
- Fatto sta che, visto che ormai di cunette nelle strade non se ne vedono più (ma a mia, a scola, mi 'nsignaru chi servunu!) -vedi per esempio la via Sinuria, per dirne una- ci tocca vedere questi "torrenti" impetuosi scendere diritti diritti finu a' Marina.
- Citerò due esempi a dir poco illuminanti:
- 1) All'angolo Nord-Ovest del muro del cimitero, cioè all'altezza dell'incrocio tra la via Cimitero e la provinciale per Melia, causa intasamento e "stuppamento" delle opere di raccolta delle acque piovane, si genera una bella cascata, certa non degna di poter competere con le cascate del Niagara, ma comunque bastevuli a soddisfare gli eventuali sbinturati passanti (siano essi motorizzati o, ancora peggiu, a peri) , cu 'na bella doccia!
- A parte il "lavaggio" indesiderato, comunque, il problema a lungo andare potrebbe influire sulla stabilità del muro perimetrale, con le ovvie conseguenze -corna facendu- che ciò comporterebbe (non sia mai, p'amuri 'i Diu!).
- 2) Piazza San Giuseppe. Questo punto nevralgico del paese, da quando è stata eliminata la griglia che era stata installata alla fine della discesa di via Roma, è stato sempre invaso dalle acque, tipu Venezia. Ma la scena che mi si è presentata davanti agli occhi qualche giorno fa, ha dell'incredibile.
- Era praticamenti nu lagu! Solo un'impossibili subitania mutazioni ginetica, ha impedito che i pisci del vicino spaccio, riprendessero vita e ci saltassero dentro, a sguazzare allegramente tra le onde laghigne.
- A questo punto, visto che Scilla è -o almeno dicono sia- un paese turistico, una pinzata maligna mi firrìa nel ciriveddho: perché non sfruttare questi particolari fenomeni naturali e incrementare la presenza dei turisti anche d'inverno? Come? Semplice, basta un po' d'inventiva.
- La cascata del cimitero -faci cchiù effettu e pari menu bruttu però se 'a chiamamu all'americana (magari cu 'na bella targa indicatrice): Cemetery's Falls- potrebbe essere meta di turisti debitamente incappucciati e 'mbacuccati nelle classiche 'ncirate.
- La discesa di via Parco o quella di Via Panuccio (chi non ricorda le gare fatte sulle serrande in plastica -corda compresa- usate a mo' di slittino), o la discesa del campo sportivo di Ieracari, oppure ancora la via Sinuria (più panoramica), potrebbero tranquillamente essere utilizzate per delle belle gare -magari a cronometro- di...rafting, , cu regolari canottu a paleddhi.
- La piazza o meglio, largo San Giuseppe, potrebbe essere ribattezzata... Lago San Giuseppe! -però è cchiù chic in 'miricano: Lake Saint Joseph- e attrezzato, all'occorrenza, con pesciolini (sempri chiddhi ru spacciu, naturalmenti, ma di idonee caratteristiche laghigne, così che il simpatico gestore potrebbe ampliare e diversificare la sua attività!), cigni e paperelle. Immaginate che gioia per i banbini!
- Certo, sono solo idee, ma chissà che un domani non diventino realtà. Scherzi (mica tanto) a parte, per ora ci tocca solo avere pazienza (ma ognuna ha un limite, comu ricordava in un film il principe De Curtis) e sopportare. Comu ricivunu 'i 'ntichi: 'mbasciti iuncu, 'chì 'a sciumara passa!
News, pensieri e parole (non di Battisti) dallo Scigghio calabrese. ‘Chi non vive per servire, non serve per vivere’
28 febbraio 2007
'MBASCITI IUNCU, 'CHI' 'A SCIUMARA PASSA!
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