(foto tratta da www.maridelsud.com/)
(foto tratta da flickr.com/photos/
Forse perché situate un po' "fuori mano" rispetto alle strade che collegano Scilla con l'Aspromonte o perché incutono un po' di timore, consentendo l'accesso nel ventre della roccia, tutti ci siamo dimenticati delle Grotte di Tremusa, situate a Melia, qualche centinasio di metri a monte dell'acquedotto comunale.
A ricordarci della loro esistenza è La TERNA.
Con un avviso pubblicato sulla Gazzetta del Sud il 28.7.2009, ci informa che dopo aver ottenuto il via libera dal Ministero per la realizzazione delle opere interrate, non soggette alla valutazione d'impatto ambientale, tra le quali rientrano gli interventi da realizzare nel comune di Scilla compresi tra l'approdo a Favazzina e la centrale elettrica di Melia, in sede di valutazione della compatibilità ambientale e della valutazione d'incidenza sul territorio dei nuovi tratti aerei, la Direzione Generale del Ministero dei Beni Ambientali in data 12.6.2009 ha
rilasciato il proprio parere, nel quale
"...si rileva la necessità di realizzare nella parte Calabra, una variante nel tratto interferente con le grotte di Tremusa (in Comune di Scilla)."
Detta prescrizione era stata già fatta dalla Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale VIA-VAS, trasmesso dalla Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale lo scorso 23 aprile.
Lo scorso 1 luglio, la TERNA ha quindi trasmesso al Ministero il nuovo progetto, che è stato giudicato essere conforme alle dettate prescrizioni ambientali il 10 luglio scorso (cioè dopo solo nove giorni! eh, potenza...elettrica!). Il nuovo progetto "tiene conto anche di varianti resesi necessarie perché mutato lo stato dei luoghi, ovvero per evitare interferenze con altre infrastrutture emerse nel corso dell'istruttoria..." C'è da chiedersi: ma perché, non avevano verificato lo stato dei luoghi prima di fare il progetto originario? Bah!
La variante nel Comune di Scilla ha "una lunghezza di circa 4,9 Km...Essa scaturisce da una prescrizione in ambito VIA, al fine di evitare l'interferenza dell'elettrodotto con il sito di interesse storico-naturalistico delle Grotte di Tremusa e nell'ottica di ottimizzare il tracciato nel tratto interessato, anche in funzione del mutamento dello stato dei luoghi."
La TERNA dichiara poi che "il tracciato delle varianti degli elettrodotti è stato studiato...comparando le esigenze della pubblica utilità delle opere con gli interessi sia pubblici che privati coinvolti, in modo tale da recare il minore sacrificio possibile alle proprietà interessate, avendo avuto cura di vagliare le situazioni esistenti sui fondi da asservire rispetto anche alle condizioni dei terreni limitrofi".
A seguito delle varianti al progetto, è stato quindi pubblicato il nuovo elenco dei terreni interessati dall'imposizione del vincolo per la servitù di elettrodotto.
Chiunque ne abbia interesse e vuole sacrificare qualche giorno di vacanza per mettersi a studiare le carte, può visionare il progetto e presentare memorie scritte entro trenta giorni (28 Agosto!).
A livello locale, nessuno, si era accorto di questa "interferenza" con un sito ritenuto di grande importanza solo dagli esperti.
Per fortuna, al Ministero c'è stato qualcuno che ha aperto gli occhi. Stupisce comunque la celerità con la quale la variante è stata approvata: da record amministrativo nazionale.
Per adesso però, l'unica cosa che conta è che le Grotte di Tremusa sono salve.
A ricordarci della loro esistenza è La TERNA.
Con un avviso pubblicato sulla Gazzetta del Sud il 28.7.2009, ci informa che dopo aver ottenuto il via libera dal Ministero per la realizzazione delle opere interrate, non soggette alla valutazione d'impatto ambientale, tra le quali rientrano gli interventi da realizzare nel comune di Scilla compresi tra l'approdo a Favazzina e la centrale elettrica di Melia, in sede di valutazione della compatibilità ambientale e della valutazione d'incidenza sul territorio dei nuovi tratti aerei, la Direzione Generale del Ministero dei Beni Ambientali in data 12.6.2009 ha
rilasciato il proprio parere, nel quale
"...si rileva la necessità di realizzare nella parte Calabra, una variante nel tratto interferente con le grotte di Tremusa (in Comune di Scilla)."
Detta prescrizione era stata già fatta dalla Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale VIA-VAS, trasmesso dalla Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale lo scorso 23 aprile.
Lo scorso 1 luglio, la TERNA ha quindi trasmesso al Ministero il nuovo progetto, che è stato giudicato essere conforme alle dettate prescrizioni ambientali il 10 luglio scorso (cioè dopo solo nove giorni! eh, potenza...elettrica!). Il nuovo progetto "tiene conto anche di varianti resesi necessarie perché mutato lo stato dei luoghi, ovvero per evitare interferenze con altre infrastrutture emerse nel corso dell'istruttoria..." C'è da chiedersi: ma perché, non avevano verificato lo stato dei luoghi prima di fare il progetto originario? Bah!
La variante nel Comune di Scilla ha "una lunghezza di circa 4,9 Km...Essa scaturisce da una prescrizione in ambito VIA, al fine di evitare l'interferenza dell'elettrodotto con il sito di interesse storico-naturalistico delle Grotte di Tremusa e nell'ottica di ottimizzare il tracciato nel tratto interessato, anche in funzione del mutamento dello stato dei luoghi."
La TERNA dichiara poi che "il tracciato delle varianti degli elettrodotti è stato studiato...comparando le esigenze della pubblica utilità delle opere con gli interessi sia pubblici che privati coinvolti, in modo tale da recare il minore sacrificio possibile alle proprietà interessate, avendo avuto cura di vagliare le situazioni esistenti sui fondi da asservire rispetto anche alle condizioni dei terreni limitrofi".
A seguito delle varianti al progetto, è stato quindi pubblicato il nuovo elenco dei terreni interessati dall'imposizione del vincolo per la servitù di elettrodotto.
Chiunque ne abbia interesse e vuole sacrificare qualche giorno di vacanza per mettersi a studiare le carte, può visionare il progetto e presentare memorie scritte entro trenta giorni (28 Agosto!).
A livello locale, nessuno, si era accorto di questa "interferenza" con un sito ritenuto di grande importanza solo dagli esperti.
Per fortuna, al Ministero c'è stato qualcuno che ha aperto gli occhi. Stupisce comunque la celerità con la quale la variante è stata approvata: da record amministrativo nazionale.
Per adesso però, l'unica cosa che conta è che le Grotte di Tremusa sono salve.