E’ passato qualche mese da quando ce ne siamo occupati l’ultima volta, ma l’attenzione verso l’Ospedale “Scillesi d’America” è sempre alta.
L’occasione per tornare a parlare dello ‘spitale scigghitano ci viene offerta dalla pubblicazione da parte della COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUGLI ERRORI IN CAMPO SANITARIO E SULLE CAUSE DEI DISAVANZI SANITARI REGIONALI della ‘Relazione sullo stato della Sanità nella Regione Calabria’.
Lasciamo da parte, in questa sede, i vari obbrobri riscontrati direttamente dalla Commissione Parlamentare nelle sue visite calabresi. Anche perché (ma questo non può certo consolare), da altre parti accade anche di peggio. Di molto peggio.
Concentriamoci invece sulle conclusioni cui è giunta la Commissione.
Secondo quanto affermato in una recente nota dal Segretario questore del Consiglio regionale, On. Giovanni Nucera “I risultati positivi del presidio ospedaliero scillese, facilmente rilevabili dai dati forniti dalla Commissione parlamentare sugli errori sanitari, confermano la necessità e l’utilità di mantenere attivo un presidio che, nel corso del 2010, ha incrementato il suo volume di attività per circa il 20%…”
L’On. Nucera fa poi delle considerazioni che, senza vuliri fari i saputi, da queste bande avevamo già fatto fin da quando si è cominciato a parlare di Piano Sanitario Regionale, nel DOSSIER MALUSPITALI, che vogliamo sia tenuto sempre presente da quanti hanno a cuore la struttura ‘spitalifira paisana.
Nel documento, partendo dalle stesse considerazioni fatte oggi dall’On. Nucera, si faceva presente in sostanza che –a parte numerose perplessità legate alla stessa proprietà della struttura in sé, vista la particolare genesi dell’ospedale scillese- “Il dato più attendibile e senz'altro più oggettivo che occorrerebbe prendere in considerazione è la densità di popolazione” e che secondo le previsioni originarie del P.S.R. l'offerta di posti letto nell'ambito della nuova Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria è il 31% in meno rispetto a quelli necessari!!! [vedi pagina 11 del Dossier Maluspitali]
Proprio da considerazioni oggettive, peraltro riscontrate dai numeri in tutta la loro drammatica evidenza, nasceva e si rafforzava in noi la convinzione che la struttura scillese deve continuare a esistere.
Nelle sue conclusioni, la Commissione Parlamentare prende atto che la riorganizzazione programmata delle reti assistenziali (ospedaliera, emergenza-urgenza e territoriale) è un provvedimento valido dal punto di vista generale, ma il fulcro della riorganizzazione sanitaria calabrese è rappresentato dal cronoprogramma dei processi di riconversione delle strutture esistenti (la metà delle quali dovrebbe essere chiusa!), operazione nella quale, inevitabilmente, rientra anche il nosocomio scillese, la cui riconversione dovrebbe avvenire entro il 30 Marzo 2012.
La parte più importante però, la Commissione la riserva nelle ultime due pagine. E non è un caso se proprio nella penultima pagina, scrive:
Dalla lettura di quanto sopra, dunque, emerge finalmente quel dato oggettivo su cui tanto abbiamo insistito e che oggi viene –vivaddio!-riscontrato da una Commissione Parlamentare:
per la tutela del diritto alla salute dei cittadini è necessario il miglior utilizzo possibile delle strutture esistenti, e tra di esse vi è certamente lo “Scillesi d’America”, del quale si chiede di “valutare l’effettiva esigenza della chiusura”.
Partiamo da qui, da questo importante riconoscimento tributato –seppur in maniera indiretta- all’Ospedale di Scilla da una Commissione Parlamentare.
Non è cosa da poco e –a nostro parere- bisognerà farla pesare in maniera forte e decisa in tutte le sedi opportune e con tutti gli Enti coinvolti nella decisione finale, prima fra tutte la Regione cui toccherà, malgrado tutto, la scelta definitiva.
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