Sappiamo tutti che il Castello (ex) dei Ruffo costituisce un patrimonio per il Comune. Ecco un assaggio del "peso patrimoniale" dell'antico maniero.
Dal B.U.R.C. del 23 febbraio, risulta che "per la gestione e valorizzazione dei Castelli Storici" sia stato assegnato al nostro Comune un contributo di € 53.750,00 che verranno però erogati "previa presentazione del piano finanziario illustrativo degli interventi che si intendono realizzare...".
Sempre dalla stessa fonte, si viene a sapere che la Società Cerere S.c.a.r.l. -che nel 2004 aveva presentato un progetto per la valorizzazione e servizi innovativi per la fruizione degli ambienti del castello scillese a fini espositivi (costo € 101.341,79)- si è vista riconoscere a tal fine (in base a una convenzione stipulata con la Regione), un contributo totale di € 60.805,07 (pari al 60% dell'intera somma preventivata).
Mi chiedo -e chiedo a chi di competenza:
- Come sono stati utilizzati i soldini ricevuti da questa Società?
- Che ritorno economico ha avuto il paese di Scilla dalle esposizioni realizzate al castello?
- Come si intende utilizzare quest'ulteriore finanziamento ricevuto (più di cento milioni della vecchia moneta)?
Ma, nonostante tanta "beneficenza", vi sono tre indizi che non fanno stare molto allegri.
INDIZIO N° 1 -Da quanto si è appreso -prima da fonti politico-istituzionali e poi dagli organi d'informazione locali- pare che sul Comune incomba nuovamente lo spettro del dissesto. No, stavolta non è un mamao qualsiasi, ma è la cruda e (soprattutto) nuda verità.
Da vari conteggi di bilancio effettuati, è venuto fuori che il Comune scigghitano ha un'esposizione debitoria (in puro linguaggio burocratico) che con buona approssimazione è vicina ai 5 milioni di Euro.
INDIZIO N° 2 -Per quanto a conoscenza del sottoscritto, non risulta che il Comune o meglio l'Amministrazione, abbia contestato i dati di cui sopra (come aveva fatto, per esempio, nel periodo pre elettorale), il che suona come un vero e proprio "silenzio-assenso" al riguardo.
INDIZIO N° 3 - Per la serie "u cani muzzica sempri o' strazzatu", è proprio di ieri la notizia (sempre diffusa da giornali locali) che la Corte dei Conti di Catanzaro abbia avviato un'indagine a campione su alcuni comuni calabri. Tra di essi, unico della provincia reggina, c'è proprio Scilla (e ti pariva! Iamu ca furtuna!).
Se tre indizi fanno una prova...!!!
Ora, considerato che la popolazione totale (centro urbano più frazioni), oscilla intorno alle 5.000 unità, una semplice divisione ci permette di ricavare un dato chi ndi faci rizzari 'u pilu: ogni soggetto che risulta residente nella perla calabra in riva allo Stretto e che paga (o meglio, dovrebbe pagare) le tasse, ha sulle proprie spalle un debito che -centesimo più, centesimo meno- si aggira intorno ai 1.000 Euro!
Non tutte le notizie sono però così negative.
Sul medesimo B.U.R. , è stato pubblicato il Decreto n. 16133 del 29.11.2006, dal quale si apprende che con delibera del CIPE n° 20/2004 è stato disposto il finanziamento di € 300.000,00 per il restauro conservativo della Chiesa dello Spirito Santo a Marina Grande, inserita nell'ambito degli itinerari religiosi della Regione.
E' stata quindi predisposta un'apposita concessione, con lo stanziamento del primo anticipo, pari a € 90.000,00.
Dell'importo totale, la somma di € 240.000,00 è per i lavori da effettuare, la restante parte sono somme definite "a disposizione" (per spese, IVA e imprevisti). Il tempo previsto per l'esecuzione delle opere è di un anno e mezzo.
Che lo Spirito Santo illumini i nostri amministratori (sempri se trovunu a cresia 'perta)!!!
5 commenti:
Cumpari.. jeu a residenza a cangiaja, quindi i mei i pava Giufa'! Comunqui, mi sto informando su viaggi organizzati a Lurdisi per interi Consigli Comunali. Chi facimu, proponimu? Ho sentito che per i casi disperati fannu scunti.
Certo! Pensavo che potremmo ripetere il viaggio fatto un ventinaio di anni or sono o giù di lì (do you remember "i puratasti i candili?").
Ricordo che allora, da boni scigghitani, passammo anche da Montpelier ma truvammu a cresia chiusa.
Considerata l'aria chi tira, non sarebbe male passarci di nuovo. Da quelle parti, abbiamo Qualcuno cui raccomandarci...!
Caro Nonnu e U Ziu Enrico che ti parla.Ma ruau mi pavu 200 euro i pubblicità e 800 euro i tassi varii(che risultano essere il 50% di quelle totali)...per la serie la matematica non è un'opinione per il momento il mio contributo(ovvero 1000 euro)rientra nella media cittadina. Ma aggiungendo l'altro 50% mi sa che sforu.Questo vuol dire che uno non ava a pavari?
Caro zio Henry, ti ricordo che quella delle 1000 papagne a testa è solo il frutto di un'operazione di semplice media aritmedica.
Ha pinzari però chi nci sunnu puru i figghioli -non ancora in età da lavoro...nero- e pertanto, a nui ndi tocca mi pavamu puru pi iddhi!
milli puntati nto culu o S......
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