31 gennaio 2009

CHE NE SARA' DELL'A3: NON SO PIU' A CHI CREDERE

Pigghiamu sciatu. La Statale 18 tra Scilla e Villa San Giovanni è stata riaperta nel pomeriggio, così almeno i camion per la Sicilia avranno un percorso alternativo dove... fare la fila.
La situazioni frane è ancora pisanti, vista la forte preoccupazione che suscita lo stato della collina che sovrasta la provinciale per Melia; i disagi della popolazione continuano, tanto da essere in piena emergenza sanitaria (l'ospedale è stato irraggiungibile) e commerciale (negozi a secco di rifornimenti).
A menzu a tuttu 'stu panegiricu, c'è qualcosa che prosegue: i lavori di "ammodernamento" della "A3".
Apprufittandu della chiusura forzata, i lavori hanno subito quasi un'accelerazione, alla faccia delle preoccupazioni manifestate un po' da tutti circa la situazione idrogeologica delle nostre contrade.
Cominciano infatti a farsi sentire i cori, le urla, di chi grida al disastro idrogeologico, aggravato se non in qualche caso provocato dall'esecuzione di questi lavori, in uno dei tratti più delicati dell'intera penisola 'taliana.

E' veru, non si può negari: una morfologia come quella della Costa Viola, caratterizzata da costeri e vaddhuni ripidi, stritti e longhi, di certu non favorisci il passaggio di una via di comunicazioni importanti comu una nuova autostrada, se non a costi altissimi e con l'obbligo di dover in qualche maniera turbare un equilibrio idrogeologico già piuttosto precario pi natura.

Nonostanti tuttu, nel nome del progressu, s'è andato avanti. Ora però, u carru ccuminciau a 'mpuntari.

A quanto denunciato dal Segretario provinciale del PDCI
Ivan Tripodi -e riportato anche dagli organi d'informazione- il Consorzio Scilla -varda casu!- è stato sciolto. Ciò significa chi gli operai saranno mandati a' casa e che i lavuri subiranno uno stop, nonostante le continue assicurazioni ru Guvernu, che ha ribadito che i lavuri sono completamente finanziati.
Intantu, pochi giorni fa, dopo un incontro con i responsabili del progetto che stazionano al campo base di Scirò, c'è stato detto che il progetto riguardante lo svincolo scigghitanu è ancora allo studio. Ancora? E chi nci hannu a studiari, dopu quattr'anni di tiritera infinita?

In ogni casu, finu o' svinculu, i lavori continuano.


Tri anni arretu, c'era stato più volte ed in più occasioni assicurato che la corsia Sud -direzione Reggio- sarebbe rimasta intoccata. L'amministrazione comunale, ci aveva detto che dopo numerose iati a Roma, il Ministero aveva valutatu positivamenti l'idea scigghitana, di riservare detta corsia Sud a strada di collegamento tra i pianori della Fronte, S. Stefano, Ieracari, Utra e Pacì. Min...a! Megghiu chi "Sulle strade della California"!


Passunu ddu' anni e, mentre Impregilo e company fannu terra chiana nella Piana, disstruggendu il distruggibili, l'assessore regionale all'urbanistica Michelangelo Tripodi -stesso nomu e stesso partito dell'omonimo di prima- nel nome dell'ambientalismo più spinto, ha un'ideona, ribadita con forza non più di due mesi fa: perché non lasciare che una carregiata della vecchia autostrada funga da collegamento intercomunale per tutti i centri da Palmi a Scilla (venendo quindi incontro alla vecchia proposta scigghitana).
E l'altra carreggiata? Semplice: sarà trasformata nella più grande centrale solare calabrisi mediante l'installazione di pannelli solari. Si eviterebbe la demolizione delle vecchie strutture, con una spesa di circa 40 milioni di euri. Arimin...a!

Ora, non pi fari a chiddhu chi rumpi sempri l'ova nto panaru ma, vi 'mmaginati nu nastru di pannelli solari longu circa 30 km, da Palmi a Scilla? Sicundu vui non si viri? Sicundu mia, rifletterebbiru u suli finu a Milazzu! Se la soluzioni energetica è ottima, che dobbiamo diri dell'impatto ambientali? L'apparecchiatura necessaria sarebbe un pugnu nto somucu longu 30 km.
E' giustu ricurdari chi l'assessori regionali, è 'u stessu che, secondo quanto riferito dal Sindaco in una recente intervista, ha fatto modificare il progetto del progettando ascensore da Piazza S. Rocco a Marina. In un primo momento, le due cabine erano state previste "con vista" sulla spiaggia delle Sirene e sullo Stretto ma, sicundu l'assessore, potrebbero avere un impatto negativo sull'ambiente. Pirciò, l'ascensore, dicono, sarà intubato. Intubatu? Aundi, nta rocca?

Mi domandu: dannu cchiù all'occhiu 30 km di specchi o ddui cabini d'ascensori?


Insomma, parrasìi, parrasìi, sulu parrasìi. 'A virità vera, chi virimu sutta all'occhi, l'ho fotografata giustu stamatina: datinci 'n'occhiata: finu o' svinculu, la carreggiata Nord della "A3" è già smuntata!
Avi tri anni chi ndi incunu a chiacchiri e tabbaccheri 'i lignu: comu riciva 'na canzuna di Antonacci,

Tutti dicono le stesse bugie

tutti parlano non sanno ascoltare
Non puoi vivere una vita così
non so a chi credere
non so se credere
confuso e schiavo di
di chi non sa decidere*
*N.B.:[da Non so più a chi credere -di Biagio Antonacci, dall'album "Liberatemi", 1992]

Eh, già, non so più a chi credere, se non a quel che vedo.

Nessun commento: