16 settembre 2009

ONNA, IL CAVALIERE E IL RECORD MANCATO

V'u dicu subitu: Non ho visto "Porta a Porta".
Non sopporto nemmeno l'idea di vedere e/o sentire cose che puzzano di propaganda di governo lontano un miglio.

Perciò, senza perdermi in chiacchiere, ecco qual' è lo stato dell'arte dei progetti avviati dalla Presidenza del Consiglio: fonte uffciale il sito della Protezione Civile. Chi può saperlo meglio di loro?


Questi che vedete sopra, segnati in nero, sono i paesi interessati dal progetto C.A.S.E., cioè dalle nuove costruzioni, concepite con sistemi di fondazione antisismici e realizzate con materiali sostenibili ed ecocompatibili.

Come si può constatare, la frazione di Onna (dove sono state consegnate le prime case in diretta TV), dista poco più di 3 km da Bazzano, l'ultimo paesino interessato dal progetto.
Nel progetto C.A.S.E., Onna [cerchiato in rosso-nda] non c'è.
La stessa Protezione Civile, nel rapporto al 14 settembre 2009, ci informa che: sono stati completati tutti gli scavi e le piastre di tutti gli edifici; sono iniziati i lavori per il 73% di essi; in verità, a oggi, ne sono stati ultimati solo 7 sui 164 previsti!
Gli altri 157 alloggi dovrebbero essere completati entro la fine di settembre.

Lo scorso 18 giugno, è stato pubblicato il bando -scaduto il primo luglio- per la fornitura delle "casette" in legno o, come vengono chiamate in termine tecnico i M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori).
Sono moduli da 40, 50 o 70 mq, il cui costo a base di gara è di € 760,00/mq (iva e oneri per la sicurezza esclusi).
Nell'edizione del 26 giugno scorso di "L'Abruzzo e noi" a cura sempre della Protezione Civile, a pagina 3 viene specificato che:
"Il Dipartimento della Protezione Civile può accettare in base all’art.12 dell’ordinanza n.3782 del 17 giugno 2009, donazioni per la realizzazione dei moduli abitativi provvisori.
...La cittadina di Onna, anche se frazione del Comune dell’Aquila, in cui viene realizzato il progetto C.A.S.E. (all'Aquila -nda), ha chiesto di adottare la soluzione dei prefabbricati in legno, più simili alle abitazioni del piccolo centro e quindi più familiari agli abitanti. Entro il 15 settembre i suoi trecento abitanti riceveranno 91 case in legno, donate dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Croce Rossa Italiana, che garantiranno agli abitanti di uno dei centri più duramente colpiti dal terremoto la possibilità di vivere in case sicure e funzionali. Per consentire alla persone di lasciare le tendopoli prima della stagione invernale, sono stati donati o finanziati anche asili nido, scuole, oliambulatori, un complesso per bambini diversamente abili, una tensostruttura per l’università e una cittadella scolastica."
Checché ne dicano i giornali, la radio o la Vespa ossequiosa, le casette di legno, che costituiscono pur sempre una sistemazione temporanea per loro stessa definizione -sia pur certamente più comoda di una tenda- sono il frutto di una parte delle gentili donazioni effettuate dalle provincie di Trento e Bolzano e dalla regione Friuli.

Questa è la verità.

Così com'è storicamente vero che in occasione del terremoto in Irpinia, nel 1980, in 122 giorni (poco più di quattro mesi), furono costruite 150 casette in legno tipo "chalet", a favore di 450 persone.
Si tenga conto però che la tecnologia era quella di trent'anni fa e i mezzi e l'organizzazione della Protezione Civile erano allo stato...artigianale, nemmeno lontanamente paragonabile alla struttura odierna.

Dispiace per il Cavaliere, diversamente da quanto fatto in diretta nazionale, non può vantarsi di niente, perché non potrà aggiungere questo record al suo palmares personale [vedi post precedente].

L'unica cosa di cui tutti possiamo vantarci è di avere una struttura come la Protezione Civile e, soprattutto, un cuore davvero grande, che ci rende fieri e orgogliosi di poterci dire italiani, a prescindere da chi, volenti o nolenti, ci rappresenta.

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