30 luglio 2007

IL NUOVO SCOGLIO D'ULISSE: POLVERE DI...BITUME

Figghioli, faci caddu, 'u sacciu e magari non aviti nuddha fantasia mi liggiti chiddhu chi scrivu, ma mi corre l'obbligo di aggiornarvi sulla telenovela "Scoglio d'Ulisse".
Ebbene, dopu tanti "chiacchiri e tabaccheri 'i lignu"; dopu chi esimi professoroni ed esperti vari ndi sturdiru, declamando al mondo intero lo scempio e il degrado urbano del nostro territorio, di cui lo Scoglio scigghitano costituiva -a dir loro- uno degli esempi più fulgidi e malefici, tanto da dover essere abbattuto; dopo che è stata autorizzata (dalla Regione), ratificata (anche dal nostro Comune con apposita delibera) ed attuata (nte sacchetti 'i cu' sapi cui) una spesa di ben 600.000 euro, al momento lo stato dell'arte è il seguente.
  • Al posto delle strutture fatiscenti rase al suolo è stata realizzata una similpiazzetta. La si intravede incastonata tra i muri che sono stati rivestiti in pietra (e che pietra!) e ...bitume! Si presenta già regolarmente pavimentata e già predisposta per ospitare un paio di lampioncini con annesse panchine chi...ora i portunu!
  • La suddetta piazzetta si distingue per la sua "quota". Infatti è stata sopraelevata rispetto al piano stradale di circa 20 cm. Non vi è alcuna traccia di rampette o scivoli che possano permetterne la fruibilità anche ai soggetti diversamente abili. Le barriere architettoniche, lungi dall'essere abbattute, sono state semplicemente ignorate. Complimenti!
  • Il muraglione di protezione è stato rivestito con una pietra dalla tonalità accettabile, simile a quella esistente nella galleria che conduce al porto, ok. Peccato che essa sia stata realizzata solo parzialmente (per circa 3/4 dell'altezza. Chi è, non bastaru i sordi?) e pertanto camora ci tocca proteggerci gli occhi -sia pur già abituati dalla candidezza della pietra albina della Sinuria- anche dal bagliore dell'intonaco di cemento lisciatu cu fracassu.
La perla, anzi le perle assolute sono però due.
  • Lo slargo antistante la nuova piazzetta è stato pavimentato con puro bitume di colore così nero chi mancu chiddhu ra pista 'i Monza un iornu prima ru gran premiu d'Italia! Era forse troppo difficile pavimentare il citato spazio, utilizzando la stessa pietra lavica di antica fattura già esistente in tutto il resto dell'area portuale, molo compreso? Risultato: sulla nuova pista del porto troveranno ospitalità per il parcheggio (udite! udite!) ben n° 6 (no, non c'è errore, avete letto bene:sei) autovetture!
  • Il massimo dello 'ngegno architettonico portuale moderno è stato raggiunto, anzi superato, da un'autentica invenzione di qualche ciriveddhu fiinu. Non potendo disporre dell'antica pietra con la quale è rivestito il passaggio pedonale che corre in alto, parallelo al molo, fino a raggiungere la nuova piazzetta (?), cosa hanno sparmentato? Semplice: hanno ripordotto il nero naturale della pietra antica con una magica spruzzata di catrami in polvere! Tantu -avranno pensato queste menti eccelse- 'i luntanu cu voi mi si nd'accorgi? A dir la verità, se ne accorgerebbe anche Mister Magoo: le nuove pietre laviche in puro catrame in polvere (e la conseguente differenza con la pietra naturale) sono perfettamente visibili a occhio nudo puru 'i sutta a' Timpa di Via Nucarella!
Che dire, sarà colpa mia, del mio occhio orbigno o del mio gusto "antico", ma questo nuovo genere di architettura pseudonaturalista a mia non mi cala propriu.

Lungi da me l'intenzione di influenzare il vostro giudizio, pirciò vi potete fare un'idea guardando l'apposito servizio fotografico che il buon Gianluca -comu o' solitu- ha appositamente curato per voi, con integrazioni del nostro Tatomaster e ru Nonnu, che sono io.

26 luglio 2007

ATTENZIONE AL FINTO SCIANCATO!

Scoppiata l'estate, si ndi virunu pi ddaveru di tutti i culuri. 'A genti si 'mbenta di tuttu per racimolari 'n cacchi euru mi si 'ccatta 'n paninu o 'na fetta i miluni friscu.

Oltre al già signalato finomino dello sparimento rastifero di cui ha riferito Tato sul malanovablog -cui rimando per i particolari- saccomu siamo un sito di servizio pubblico, mi permetto di segnalare un'altra malausanza che si sta registrando di questi tempi nel nostro paisuzzo.
Diffidate da finti omini ciunchi -cu tantu di stampelli- che vi chiedono un contributo perché la propria figlia deve subire un'opirazioni a Milano.
Pù, fora jabbu! Se la nostra Sanità funzionasse...
Lo stesso omino, finto sciancato, si premura in ogni caso di aggiungere che, in segno di riconoscenza, al ritorno da Milano, vi darà conto dell'esito dell'opirazioni medesima. Chi primura!

19 luglio 2007

A SCILLA LA FESTA DEI BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA

Seppur con quasi una simanata di ritardo, vi aggiorno brevemente sulle serate (6, 7 e 8 luglio u.s.), svoltasi a Chianalea in occasione della festa per i borghi più belli d'Italia.
Gli ingredienti? I soliti.
In primo luogo la banda, pirchì nei nostri paeselli suddici senza banda non pari festa.
In secondo luogo, caddarati ed esposizioni di prodotti locali di ogni tipo, per soddisfare qualunque languorino (autru chi Ambrogiu, 'u chauffer ra pubblicità 'i 'na vota).
E poi musica dal vivo e sfilate in costumi d'epuca (alias sciammissi).
Il tutto si è svolto nel magico scenario della Venezia del Sud scigghitana, in un'atmosfera spensierata e garrula.
Il vettovagliamento ai partecipanti è stato gentilmente offerto dagli esercizi commerciali locali.
Unico intoppo: la leggera scarsizza di lumeri che illuminassiro adeguatamente lo scenario naturali.
Chi volesse avere un'opportuna visione della sirata, può buttare un'occhio al fotoalbum curato dall'amico Gianluca, malinviato in loco.

17 luglio 2007

VIOLA: FINE DI UNA STORIA. VERGOGNAMOCI!

(16 lug.) La Nuovo Basket Viola Reggio ’98 Ssrl comunica di aver inviato ad integrazione della domanda già presentata il 29 giugno scorso, ulteriore documentazione secondo le prescrizioni ricevute dalla Com.te.c. Non essendo, però, riuscita ad assolvere a tutti gli adempimenti richiesti si rimette alle decisioni dell’organo competente.

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Con questo comunicato apparso sul sito ufficiale, è stata di fatto annunciata la fine di una società che ha costituito una parte importante nella storia del basket non solo in Calabria ma nell'intero meridione d'Italia.
Sono rimasto di sasso, stamattina, nel leggere la notizia sulla Gazzetta del Sud! Mai mi sarei aspettato che si lasciasse morire così un pezzo di storia (non soltanto sportiva) di Reggio.
Ricordo ancora come fosse ieri gli indimenticabili incontri di playoff contro la Milano di Meneghin, D'Antoni, McAdoo, Premier, in un botteghelle stracolmo di gente e di fumo, in equilibrio (a dir poco precario) su un solo piede, schiacciato in mezzo all'entusiasmo generale di giovani e meno giovani.
Sono stati quelli i primi incontri di basket cui ho assistito, trascinato dai compagni di scuola, dopo aver assaporato direttamente l'emozione di un canestro nella palestra del "Righi" durante le ore di educazione fisica.
Da lì ha avuto origine una passione che la Viola ha contribuito in maniera fondamentale ad alimentare ogni giorno di più, in tutti questi anni di gioie e sofferenze; di vittorie all'ultimo secondo e di sconfitte (anche pesanti). Anni in cui è cresciuto a Reggio il così detto "Pianeta Viola", il fiore all'occhiello di un'intera città.
Provo tristezza oggi, una profonda tristezza e tanta tanta amarezza per la fine di una storia. Ma non posso non provare anche tanta vergogna. Sì,perché così com'era stato fatto in passato, con un piccolo contributo da parte di noi tifosi (sarebbero bastati 1-2 euro a testa) si sarebbe racimolata gran parte di quella cifra che serviva per definire l'iscrizione al prossimo campionato, senza aspettare l'intervento "miracoloso" dei soliti politici di turno.
Abbiamo constatato, nel modo più amaro purtroppo, che questi signori, per quanto potenti si credano di essere, non sono riusciti a prendere nemmeno la più piccola iniziativa per salvaguardare un patrimonio sportivo -nonché, soprattutto, sociale e culturale- così importante come la Viola. Anche loro, se avessero un minimo di quello che comunemente si definisce "russuri nta facci" si dovrebbero vergognare.
Perdonatemi, ma l'unica cosa che mi viene da dire a questi signori è:MALANOVA!

03 luglio 2007

DALLE BIGHE ROMANE AL "DBA"

Non so in altre parti d'Italia (magari i miei amici che vivono al di fuori dei calabri confini, ndi virunu puru 'i peggiu), ma a Reggio Calabria il Codice della Strada è praticamente ribaltato.
La precedenza ce l'ha, nell'ordine:
- chi proviene da sinistra, anche se alle ultime elezioni la destra ha preso più del 70% dei voti!;
-chi ha lo stop, pirchì (nel 99% dei casi al volante c'è un essere umano di geniri fimmininu): havi l'acqua supr' o' focu oppuru hav' a girari 'a frittata 'i patati!;'ccumincia a sunari ddhu clacson chi 'a sentunu puru i Catania, pirchì havi a iari mi pigghia 'u figghiolu chi nesci ra scola o ra piscina;
-chi ha il semaforo rosso, tantu poi,'a multa na pava 'u stessu, stracatafottendosene altamente di tutte le telecamere che sono state installate di recente.

Ho appositamente lasciato per ultimi quella gran moltitudini (masculeddhi e fimmineddhi senza distinzioni) che, saccomu si sono oramai civilizzati -o almeno credono- non fanno più uso delle frecce.


Si da il caso però -e qualcuno glielo dovrebbe spiegare- che le frecce non sono mica quelle che usavano i nativi d'America (meglio noti come "indiani") bensì quelle che a scuola guida -almenu finu a 17 anni fa, quandu praticaia ieu- venivano tecnicamente definiti "indicatori di direzione".


Ricordate il famosissimo film di "Ben Hur"? C'è una scena che mi è tornata in mente oggi: è la corsa delle bighe, durante la quale un romano alquanto scorretto cerca di "speronare" la biga del nostro eroe, facendo uso di appuntiti aculei di ferro.

Ebbene, avrei voluto tanto averli a disposizione sulla mia macchina!

Se fossimo nell'epoca dell'Impero romano, li avrei sicuramente usati oggi, in modo scorretto sì ma credo giustificato, contro quella caterba di automobilisti appartenenti alla suddetta
razza (in rapida e pericolosa espansione), che ogni iornu caminunu nta strata rallentando (fin quasi a fermarsi): in autostrada perché devono uscire a qualche svincolo oppure, in città, svoltando all'improvviso per entrare (letteralmente) nel forno a prendere il pane o in una gelateria - o meglio, dentro la vitrina dei gelati- evidentemente per combattere un attacco di strura subitania.
Caminunu comu se fussiru suli, patruni ra strata e tu, poviru cristu chi nci 'mbatti d'arretu, ti devi spremere il ciriveddho, magari cercando anche di scrutare l'espressione del guidatore che ti precede attraverso il suo specchietto retrovisore, solo per capire quali sono le sue intenzioni o, meglio ancora, quali possono essere le sue nicissità in considerazione dell'orario e delle condiziioni meteo.

Poiché siamo in epuca definita "moderna", lancio un'idea che, chissà, potrà essere raccolta da qualche 'ngignusu 'ngigneri di meccanica.

Cuntinuandu 'i 'stu passu, mi sa che oltre al navigatore satellitare, sulla parte posteriore delle nuove autovetture dovrebbero montare -direttamente collegatu cu ciriveddhu- una sorta di analizzatore cerebrale del conducente, in grado di svelare quali sono le intenzioni di manovra del guidatore.

Se vuliti, ho pure pronto l'acronimo: DBA. Pi chiddhi chi sannu l'inglesi sta per Driver's Brain Analiser. In scigghitanu: Dimmi (chi vo' fari) Bestia d'Autista.


Così, chi ha la sbintura di capitare dietro un conducente di tal risma,
ne trarrebbe sicuramente un doppio beneficio: risparmio di calendari con i quali "santiare"; risparmio della relativa produzione di bile e conseguente minore affaticamento epatico!