07 luglio 2011

SCILLA: FINANZE A TEMPERATURA….POLARE

 

Negli ultimi tempi, e soprattutto nel periodo pre-elettorale, numerose ed altrettanto discordanti erano le voci circa lo stato di salute del bilancio del Comune di Scilla.

In questi ultimi anni, erano state diffuse voci via via sempre più allarmanti, ma mai c’era stato fatto sapere quale fosse la situazione reale.

Finalmente oggi sappiamo. E ci vengono i brividi per la “temperatura polare” che registra il termometro delle finanze scigghitane. Brrrrr!!!

L’Amministrazione comunale ha reso nota per mezzo di un manifesto pubblico, la situazione finanziaria delle casse comunali alla data del 30 Giugno 2011.

Dopo poco meno di due mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, si è proceduto all’esame del bilancio e, come potete vedere dal manifesto riprodotto qui sotto, la situazione non è poi tanto allegra.

Manifesto_debiti_2011 Nelle ultime notizie che avevamo dato in merito (gennaio 2011) si parlava di circa 11 milioni di debiti.

La cifra è llevitata ancora nu pocu, tanto da sfiorare i -20 milioni!

Perplessità:

-il punto 2 (€ 2,8 mln) –fatture non pagate per lavori effettuati con contributi regionali e provinciali. Domanda d’obbligo: che fine hanno fatto questi contributi che dovevano essere utilizzati solo ed esclusivamente per pagare quei lavori?

-il punto 3 (€0,2 mln) .Occupazione demaniale per il lungomare di Marina Grande. Ebbene sì, il Comune (non) paga allo Stato anche l’attuale sede stradale della via Cristoforo Colombo e impianti annessi. La vicenda però, pare sia destinata a concludersi positivamente.

Ciò comporterà l’acquisizione di tutta l’area al patrimonio del Comune, che potrebbe poi regolare le eventuali occupazioni (a quel punto di suolo comunale) da parte di privati, con relativi nuovi introiti. Si spera!

-il punto 4 (€ 0,7 mln). Fornitura energia elettrica. Nell’era in cui potremmo essere ricchi grazie all’energia del nostro sole, Scilla non havi mancu i sordi mi pava ‘a luci!

-il punto 8 (€ 3,5 mln) –Fornitura di acqua potabile. Per logica, i soldi il Comune li dovrebbe prendere dai cittadini. Ma è evidente che l’acqua, a Scilla, non la paga nessuno (o quasi)

-i punti 9-10 (€ 1,4 mln): mancato pagamento del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e mancato pagamento per la manutenzione del depuratore La ditta che prima svolgeva il servizio raccolta RSU è stata ‘gentilmente’ messa da parte lo scorso anno. Ma evidentemente ancora l’hannu a pavari. Sulla voce depurazione, rassamu stari: è un discursu i mmer….

-i punti 12-13: Indennità d’esproprio e citazioni in giudizio per danni (€0,3 mln). se pensiamo che, a più di trent’anni di distanza, non è ancora completamente risolta la ‘grana’ dell’esproprio del campo sportivo, mi pigghia  ‘u friddu!

-il punto 17 (€ 2,3 mln) –Somme incassate per l’esecuzione di lavori (opere pubbliche). Tra queste dovrebbero rientrare, per esempio, i lavori per l’ascensore. Domanda: siamo sicuri che, una volta realizzati (quandu sarà!), queste opere fruttino più di quanto si è speso per realizzarle? Ho il fondato timore che solo per ammortizzare queste cifre, ci si impiegherà decine di anni.

-il punto 18 (€ 0,7 mln). Debiti con la banca. Dovrebbero essere anche il frutto –marcio- dei famosi contratti derivati e/o simili di cui in passato ha tanto parlato Report. C’è da stare all’erta per i prossimi trent’anni.

Questo, in breve, il quadro complessivo ri cunti ‘ill’ogghiu scigghitani.

E’ un olio che prima era bbonu, ma, col passare del tempo, sta diventando sempre più acido.

A dare qualche barlume (fioco) di speranza ci sono quei 5 milioni e rotti di euro che si pensa di poter incassare da imposte e tasse comunali non pagate.

Sarebbe una boccata d’ossigeno non da poco ma, se quei 5 milioni sono stati calcolati sulla base delle ultime bollette recapitate per l’ICI, allora stiamo freschi! Perché quella cifra dovrebbe essere letta almeno pari alla metà, se non addirittura ancora di meno.

Non ci sono alternative: dobbiamo metterci una mano sulla coscienza e l’altra… sul portafogli!

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