Cari amici che vi accingete a far ritorno al paese natìo, vi aspetta una novità ...tipicamente scillese.
Dopo anni e anni di discussione sulla loro valenza architettonica ed artistica e dopo altrettanti anni passati a trovare una giustificazione alla loro utilità pratica, finalmente abbiamo la soluzione del mistero che ha finora circondato le famose ''aiuole'' della nostra via Marina.
E sì, figghioleddhi belli, incredibile a dirsi, grazie a recenti lavori di restyling (oggi pare si dica così), le vecchie ''cannate'', i vecchi ''cacaturi'' o come li avete chiamati sin qui, quelle piccole colate ci cemento che tanto dolore hanno provocato ai nostri posteriori, hanno assunto una sembianza ben definita: adesso sono dei veri e propri sedili.
Beh, non che ci sia voluto poi molto per questa trasformazione. E’ bastato soltanto ''adornarli'' nella parte superiore con dei mattoni in cotto (rigorosamente non fiorentino) o simile, così da costituire un piano d’appoggio più confortevole ai loro tanti (si spera) fruitori estivi. La stessa cosa dicasi per la rotonda, privata però della classica palma ormai sicca e decrepita, che è stata rimossa, lasciando in bella vista un bel muntarozzo di terra smuvuta. Eh, l’igiene!
L’idea in sé non è affatto male, anzi, era proprio ora!
Ciò che lascia letteralmente sconcertati e a bocca aperta non solo gli esperti del settore ma anche gli amanti del bello, gli esteti e, più in generale, il cittadino comune, è il modo in cui queste mattonelle in cotto sono state poste in opera e, naturalmente, la mancata vigilanza per una corretta esecuzione dei lavori.
Non so da dove cominciare.
- La loro lunghezza non è uniforme, quali è cchiù longa, quali cchiù curta.
- Queste differenze, oltre a essere poco belle esteticamente, possono rappresenrtare un pericolo, a causa della loro sporgenza irregolare.
- La forma un po’ particolare delle aiuole (dotate di una leggera curvatura, con la concavità verso la strada), avrebbe suggerito una disposizione tipo mosaico, cioè preventivamente studiata, magari anche numerata dei vari pezzi, i quali poi avrebbero potuto essere messi in opera in modo semplice.
Niente di tutto questo. A ben vedere, le diverse tessere di cotto sono state tagliate lì sul posto, al momento con misurazioni effettuate sicuramente a occhiu!
Le ''fughe'' tra i vari pezzi non sono uniformi e regolari ma variano da un minimo di zero a un massimo di cinque-sei millimetri! Eh, mastru!
La logica conseguenza di questa manodopera a dir poco scarsa è che le diverse mattonelle, viste dall’alto, sembrano proprio come i denti di Mike Tyson: l’aviti presenti?
Queste poche note certamente non riusciranno a farvi comprendere il "colpo d(nell)’occhio" offerto da queste nuove opere d’arte, perciò in allegato potete vedere direttamente qualche testimonianza fotografica di quanto sopra.
Per chiudere in bellezza, aggiungo che a partire da mezzanotte, i lampioni che illuminano il lungomare funzionano "a luci alterne", nel senso che: unu ddhuma e unu no. Conseguenza? Se non fosse per le (sempre più numerose) bancarelle, dotate di gruppi elettrogeni da far invidia all’Enel, si camminerebbe se non o' scuru, quantomeno nella penombra.
Poiché per tutto c’è una spiegazione, mi chiedo: - il Comune lo fa per "creare un’atmosfera" (tipu Vecchia Romagna) più soft, rilassante e allo stesso tempo intrigante, particolarmente adatta nel periodo estivo? Originale!
- Il Comune lo fa per risparmiare? Il dubbio è fondato, avendo dovuto pagare di recente all’Enel una somma consistente (che ammonta ad oltre un paio di centinaia di migliaia di euro) a titolo di arretrati per forniture di energia elettrica.
- Il Comune lo fa per mascherare la ''bruttura dentistica'' di nuova realizzazione?…Sì, pirché se Tyson si accorge che abbiamo battuto -in bruttezza- la sua caratteristica dentatura da guinness dei primati, allura sì chi simu ''cotti''!
Per la serie: La terza che hai detto!!!
Di seguito, nell'ordine: Scagghiuni sx, Scagghiuni dx e dentatura anoMalamente 'ondivaga' della "Rotonda" ex 'palmata'!!