18 gennaio 2008

LA GRANDEZZA DEGLI UOMINI SEMPLICI


[in ricordo di Giuseppe Picone]


Capita oramai sempre più di rado, di fermarsi per un attimo a pensare a come viviamo i nostri giorni, a come spendiamo il nostro tempo.
Poi arrivano occasioni speciali, giorni speciali. Oggi ne abbiamo vissuto uno.

Ci ha salutato per sempre Giuseppe Picone, conosciuto da tutti a Scilla semplicemente come Joe Bettina.

Doveva il suo benevolo nomignolo al fatto di essere stato -come tanti nostri compaesani- emigrato in America, in quella America che -per chi è lontano dal proprio paese- è sinonimo di sacrifici, di fatica, ma anche di soddisfazioni.

Ha avuto una vita difficile Joe, da ragazzo buon giocatore di pallone, dotato di quel sano agonismo, figlio di una grinta naturale, che gli ha permesso di affrontare le molte e pesanti vicissitudini che la vita gli ha presentato, con coraggio e grande serenità, col sorriso delle persone semplici, un sorriso che da forza.
E' un aspetto che è stato colto da tutti, da chi lo conosceva meglio ma anche da chi non lo conosceva, da chi lo incontrava in piazza.
E' un aspetto che l'amico Pietro Bellantoni ha sottolineato con parole toccanti nell'articolo che potete leggere su Reggio Press, consultabile anche mediante la homepage del nostro sito.

Ha vissuto in maniera semplice Joe. E per la sua semplicità, per l'educazione con la quale si rivolgeva sia agli estranei sia a chi condivideva con lui parte della giornata, è stato ben voluto da tutti. Credo che fosse la persona che conoscesse quasi tutti gli abitanti di Scilla (e anche i loro amici forestieri).

Con i più giovani, in particolare, aveva un rapporto speciale, fondato sulla naturale ed immediata simpatia che la sua personalità da vero e proprio grande comunicatore (solo in apparenza stravagante)ispirava in chi lo incontrava.
Questa mattina, sono stati questi giovani a rendergli omaggio nel modo migliore: trasportandolo a spalla dall'ospedale, fino in chiesa e poi ancora fino al luogo dove ora riposa in pace.

Di solito, gli articoli che in gergo giornalistico si chiamano "coccodrilli", vengono riservati agli uomini illustri, agli scenziati, ai pensatori, agli statisti, insomma ai grandi personaggi.
Ma qui non vogliamo piangere. No, ci piace invece ricordare Joe con un sorriso, lo stesso sorriso che ispirava la sua profonda umanità.
Come dice giustamente l'amico Pietro nel suo articolo, Joe è stato un grande personaggio della nostra Scilla, perché aveva in sè la genuina grandezza che è propria degli uomini semplici.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Belle parole, belle anche quelle di Pietro. Ma la bellezza stà nella verità di queste...già Joe era così e sempre lo sarà!
Lui, la sua semplicità, la sua sincerità e spontaneità hanno tanto da insegnarci, e lo faceva con una semplice parola, cu na stringiuta i manu, con uno dei SUOI discorsi a volte strambi ma che celavano sempre qualche lezione di vita. Lezione fatta da chi ha sempre lottato...
Si sempri u RE RA CHIAZZA....BUON VIAGGIO JOE!!!