17 agosto 2024

ISTANTANEE DALLA FESTA DI SAN ROCCO -1° PARTE

 Il caldo umido ma senza sole. La piazza meno affollata del solito all'uscita della processione. I saluti tra amici, conoscenti e parenti. I «…'Rrivaia aieri sira…», giusto in tempo per la festa, non si può mancare. I bambini sulle spalle dei loro padri o dei loro nonni. Sono immagini che si ripetono ogni anno, ma sono ogni anno diverse. 

Le vie strette di Chianalea, che anche poche persone sembrano essere una lunga moltitudine. La statua che sfiora le case, lambisce finestre e porte. San Rocco, il Santo Pellegrino della carità, che porta conforto e sollievo a chi soffre; San Rocco, l'amico che passa a trovarti, puntuale, viaggiando leggero sulle spalle dei portatori, pur gravato delle richieste d'intercessione al Signore da parte di tutti gli scillesi.

 I volti delle tante persone, che vedi lì, sempre allo stesso posto ogni anno, in attesa del passaggio del loro Santo. Li vedo cambiati, i capelli sempre più bianchi o sempre più radi, ma sempre trepidanti nell'attesa di incontrare San Rocco, anche se solo per pochi attimi.

Le donne con le 'ntrocce, presenza imprescindibile nella processione di San Rocco. Rappresentano la luce del Signore che guida i passi del Santo Pellegrino.

Il nostro Parroco, don Francesco, che i miei occhi vedono avere la gioia di un bambino. Come un esperto regista, guida la preghiera, gestisce gli interventi musicali della banda, coordina la coreografia al ritorno in piazza. 

I portatori, tra i quali mi intrufolo, captando gli umori, le fatiche, le risate, il sacrificio, che sono quelli di una comunità intera che si affida tutta al suo Santo Patrono. E' incredibile, ogni volta, assistere alla loro abilità nel percorrere le stradine strette e tortuose di Chianalea. Gli ultimi cento metri di Via Grotte, prima di arrivare al porto, sono un continuo 

"Fermi! A terra! A mano! Fermi! A Terra! A spalla!" 

Sembra quasi un ritornello, frutto però di tanta cura e attenzione. Alla fine di Via Grotte, all'arrivo al porto, un urlo liberatorio sale verso il cielo: Viva San Rocco!

Gli amici, con i quali lungo il percorso condivido aneddoti e curiosità sulla vita esemplare di Rocco Della Croce, per noi scigghitani San'tà Rroccu.

La salita, a passo di marcia, da Marina Grande verso la piazza.

Il giro nel rione Bastia, tra gli ambulanti appena arrivati che non hanno ancora fatto in tempo a piazzare i loro negozi su ruote. Lo stupore dei turisti davanti a una statua che sembra viva, tanto che ogni volta che la si guarda si prova un'emozione difficilmente spiegabile a parole.

Il rientro in chiesa con il canto del Gloria a San Rocco, sempre emozionante, nel ricordo di chi è sempre stato accanto a San Rocco e oggi non c'è più. Non lo è fisicamente, ma lo è nei pensieri, ogni giorno, soprattutto in questi due giorni.

Infine, la bellissima preghiera degli scillesi al loro Santo Patrono:

Oh San Rocco,

A Te che fin da bambino rifiutasti il bene materiale e il prestigio sociale per farti testimone dell’Amore di Dio verso gli ultimi, facendoti Ultimo Tu stesso, si rivolge da lunghi secoli la pietà commossa dei nostri padri.

Nei boschi d’Aspromonte come nelle traversate dei grandi commerci fra il Tirreno e l’Adriatico, sempre a Te ricorse il pensiero, ora quieto ora crucciato ma sempre grato, di ogni scillese; proprio dalla rotta di Venezia ci giunsero le reliquie e gli ornamenti che rendono ancor più speciale il nostro culto e più preziosa la Tua dimora terrena.

Quando la peste incrudeliva Reggio e Messina, Tu fosti il nostro Scudo e da allora non si contano i benefici ottenuti mediante la Tua intercessione!

Aiutaci, o Santo Patrono, a continuare a meritare la Tua amicizia per non allontanarci da quell’imitazione dell’Amore e della paziente sopportazione della Croce che ebbe in Te esemplare profeta.

Accetta le nostre preghiere e il rinnovarsi delle nostre tradizioni come un inno di lode a Dio e manifestazione della nostra gioia di esserGli fedeli.

Ottienici da Dio misericordioso il sincero rimorso e il perdono per tutte le nostre mancanze verso di Lui e verso i nostri fratelli più deboli e indifesi.

Ottienici forza al servizio del bene, gioia al servizio dell’unità, Amore in tutto. Per Cristo nostro Signore. 

Amen»

N.B.: il testo della Preghiera degli scillesi a San Rocco è tratto da <https://www.facebook.com/watch/?v=3413404562137905> 

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