18 febbraio 2013

VIAGGIATORI

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Siam viaggiatori lungo profili addomesticati
sospesi su bolle d'aria
fragili e artificiali.
Seguiam percorsi prestabiliti, già disegnati
lo schema è lo stesso, non varia
sono del tutto uguali.
Passiamo i giorni rincorsi dal tempo, dai suoi rintocchi
siam come cavalli ammaestrati, coi paraocchi.

Siam navigatori, solchiamo mari non più salati
oppure sospesi nell'aria
solo su un paio d'ali.
Seguiamo rotte segnate dai radar, sui loro tracciati
il sistema è lo stesso, non varia
sono del tutto uguali.
E ogni curva è un'illusione, 'ché se guardi più da vicino
son piccolissime rette, linee di vuoto destino.

Poi un sogno, tra i pochi ancor non dimenticati,
nel buio mi appare,
ben oltre la sera.
Due cavalli selvaggi al galoppo lanciati,
è bella da sognare
la loro bianca criniera.
Dai nostri percorsi stan ben lontani, non gl'importa niente
van lungo sentieri inesplorati, controcorrente.

Vivono in uno con la Natura non sono imbrigliati
e all'ansa di un fiume
si fermano a bere.
Un istante e l'attimo dopo son di nuovo scappati,
sono leggeri come piume,
forti e senza barriere.
Galoppano insieme incontro alla vita e a quel che sarà
corron veloci, incuranti del tempo, nella libertà.

Ogni deviazione li rende vivi, più affiatati,
fuori d'ogni percorso, è vero,
lì si compie il destino.
E i cavalli avanzan nel vento, impolverati
lungo lo stretto sentiero
che porta al mattino.
Il rumore del vento ne copre il galoppo, non li sento più.
Dentro la polvere, son già alla fine di un sogno reale, laggiù.

E su due cavalli noi viaggeremo, pur se sogno non è,
cavalcheremo incontro al destino, insieme io e te.

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