03 agosto 2007

SCOGLIO D'ULISSE: LETTERA AI MINISTERI

Pigghiato un po' dallo scunforto ma soprattutto dalla raggia riguardo alla situazione assurda dell'ex Scoglio d'Ulisse, pur consapevole chi 'i 'sti tempi l'uffici sunnu vacanti, ma essendo arrivato quasi al limite della supportazioni, ho spedito una mail a: Ministero dell'Ambiente, Ministero dei Beni Culturali, Soprintendenza Regionale e all'Assessore Regionale all'urbanistica.
Questo il testo.

Da: U_Nonnu
Data: Venerdi 3 Agosto 2007 18.26
A:segr.ufficiostampa@minambiente.it;urp@beniculturali.it;
ufficiostampa@beniculturali.it; michelangelo.tripodi@consrc.it;
soprintendenzacal@tin.it


Sono un cittadino di Scilla (RC) e volevo segnalare lo stato di fatto dello "Scoglio d'Ulisse", uno dei primi "ecomostri" ad essere abbattuto.
La struttura esistente è stata oggi sostituita da uno spazio che dovrebbe essere riqualificato, secondo un progetto del costo stimato di € 600.000,00, ma che, da quanto è possibile verificare attualmente -anche se i lavori non sono ancora stati conclusi, e nessuno sa il perché- altro non è che un misero parcheggio.
Più volte, nei mesi scorsi, attraverso il sito www.malanova.it e un blog personale, ad esso collegato ho sottolineato che sarebbe stato preferibile procedere sì alla demolizione della struttura esistente (di proprietà dello Stato ed oramai fatiscente solo ed esclusivamente a causa del totale disinteresse statale) ma anche alla sua successiva ricostruzione -senz'altro apportandovi i necessari miglioramenti architettonici e tecnologici. [ Vedi blog del: 23 Gennaio, 26 Febbraio. 12 Marzo, 23 Marzo, 2 Maggio, 30 Luglio u.s.]
Lo "Scoglio d'Ulisse" ha rappresentato per decenni uno dei posti più caratteristici di Scilla e dell'intera Costa Viola e poiché oramai fatiscente, per arrivare alla sua demolizione (alla quale, colpevolmente, nessuna istituzione locale ha cercato di opporsi) lo si è fatto passare per un "ecomostro" (allo scopo di poter usufruire di fondi che non si sono mai trovati in quarant'anni per la manutenzione?), assimilando quindi, di fatto, l'incuria dello Stato alla selvaggia speculazione privata verificatasi lungo tutte le coste italiane!
Nei programmi di chi ha progettato l'intervento, questa "piazzetta" ricavata dopo l'abbattimento della vecchia struttura, dovrebbe costituire un piccolo gioiello.
In atto però, esso non sembra tale. Anzi (vorrei tanto sbagliarmi), da quanto finora visibile, sembra proprio che il rimedio sia peggiore del male.
-I lavori, come detto, non sono stati completati.
-Le scelte progettuali non esenti da critiche e sono sicuramente opinabili: non hanno tenuto in considerazione il problema dell'abbattimento delle barriere architettoniche.
-Non hanno tenuto in considerazione l'opportunità di dotare il suddetto spazio di un affaccio a mare sul lato Nord, il che è paradossale, considerando che esso è parte integrante dell'area portuale di Scilla.
-In ultimo, non si può non segnalare che l'attuale cantiere -perché di cantiere ancora si tratta- è completamente incustodito e presenta diversi punti che possono costituire pericolo per l'icolumità pubblica (scalinate prive di parapetti, tubi dell'impianto elettrico lasciati liberi e privi di protezione, ecc.).
Per opportuna conoscenza, si invitano i Ministeri e gli uffici in indirizzo a prendere visione di quanto sopra consultando il relativo servizio fotografico.
Si invitano infine gli stessi Ministeri e uffici, per quanto di loro competenza, a voler esaminare quanto sopra riferito e adottare tutti gli adempimenti ritenuti necessari.
Nella certezza che le problematiche sopra evidenziate -condivise da numerosi cittadini scillesi- saranno oggetto di Vs. attenta valutazione, si rimane in attesa di cortese riscontro e si porgono
distinti saluti
Francesco Rocco Picone [unonnu@malanova.it]

1 commento:

Anonimo ha detto...

..una volta con i chianaleoti che conoscevo io di tanti anni fà questi "lavori" non sarebbero stati fatti cosi e come minimo quelle quattro pietre trentine storte che hanno messo lavivunu sciuppati e ittati a mari.....ora invece anche loro si sono rassegnati..brutto segno.Non è intervenuto nessuno in modo energico e fattivo si le letterine,come questa,non servunu a c...u,e l'assessori regionali non farà nenti vedrai basta guardare uno dei più belli tratti della calabria la costa viola il dregrado assecondato anche da loro, infatti non sono capaci di assicurare la manutenzione ordinaria,allora ditimi vui chi cazzu cuntunu i nostri assessuri ra provincia i riggiu???ciao e sorry.