23 agosto 2008

Tri cosi sunnu storti: 'i cucuzzi, 'i citrola e...i scigghitani!

Qualche mese fa mi era capitato per le mani un depliant che illustrava le meraviglie della Costa Viola e in particolare quelle dei comuni di Scilla e Bagnara.
C'era qualche notiziola storica, ma la gran parte dell'opuscolo era dedicata alle foto: supra a 10, ottu si riferivano allo Scigghio -Chianalea, marina e, come al solito, il Castello dei Ruffo- e solamente due alle meraviglie paesaggistiche bagnarote.
La prima domanda che mi saltò in mente fu: comu mai 'sti bagnaroti si 'mbiddharu ch' i scigghitani?
Domanda legittima se si pensa che, come tutti sapimu, tra scigghitani e bagnaroti non c'è mai stato tanto feeling.
Comunque, siccomu oramai 'u dumila 'u passammu, dovendo essere "al passo coi tempi", il singolare abbionamento all'insegna della promozione turistica della Costa Viola può starci benissimo, facendo riferimento agli stretti legami commerciali, marittimi, ecc. che ci sono sempre stati tra Scilla e Bagnara.
Ma poi, ecco la sorpresa. In un articolo di "Gazzetta del Sud" di giovedi 21.08.2008 (pag. 36), si legge nel titolo: "Riconsegnati alla città due spazi d'aggregazione".
I due spazi in questione, stando all'articolo, sono: il castello Ruffo e il belvedere, dove è stato realizzato un anfiteatro all'aperto.
Unu pensa: ma 'stu giurnali duna 'i numira?
A Scilla il castello Ruffo è tornato nella disponibilità del Comune già da qualche anno. Idem per il belvedere, il nostro caro 'ffacciaturi, con le sue caratteristiche panchine che voltano le spalle al mare dello Stretto (caso più unico che raro al mondo), deliziando i turisti con la vista...ri casi ri cristiani! L'anfiteatro poi, che doveva essere consegnato alla fine di giugno, non è ancora stato ultimato e, se va bene, lo potremo avere disponibile entro la fine dell'anno.
Ma, scusati 'n attimu: leggendo bene l'articolo, scopro con grande meraviglia che non si tratta di Scilla, bensì di Bagnara! Bagnara?
Quando mai c'è stato un "castello ducale dei Ruffo" a Bagnara Calabra? Sintindumi incoddhu un'ignorantitudine fuori dal comune, fuìa mi trovu qualche notiziola direttamente dal sito della proloco bagnarese (eh sì, iddhi hannu puru 'u situ, nui non avimu mancu 'a Pro Loco!).
Il castello di cui si parla è il castello Emmarita -che abbiamo sempre saputo essere a Bagnara, appunto- e, nel raccontarne la storia, i Ruffo vengono menzionati soltanto una volta ed in una sola frase: "Dalla II metà del 700 i beni immobili del lussuoso castello furono portati altrove dai Ruffo." Praticamenti, nto casteddhu 'i Bagnara, i Ruffo ficiru sulu i latri!
Eppuru, 'u casteddhu bagnarotu, Ruffo o non Ruffo, appena ristrutturato, ha: una sala convegni da 80 posti, 10 stanze e ampia terrazza panoramica, con all'interno "...alcuni affreschi che richiamano personaggi della famiglia Ruffo e imperatrici bizantine".
E non finiù ccà. Il vecchio belvedere che sta nella parte alta di Bagnara è stato ristrutturato e trasformato in un anfiteatro all'aperto.
L'inaugurazione sarà domenica, alle 18:30.
Complimenti e' bagnaroti, cusì si faci!
Ma se Bagnara ridi, a Scilla c'è i ciangiri: si sbandiera la realizzazione di progetti e opere ma poi non vengono ultimati nei tempi previsti e, cosa più grave, non vengono per niente valorizzati.
Insomma, nui facimu i chiacchiri e l'autri fannu i fatti. Ma si sa, i chiacchiri su' chiacchiri e i maccarruni incunu 'a panza!
Cusì, iau a finiri chi i bagnaroti prima hanno messo il loro nome accanto a quello di Scilla nei depliant, mi si fannu 'u nomu, poi, zittu zittu, si ficiru l'anfiteatru prima 'i nui e, dulcis in fundo, furu capaci puru mi ndi futtunu 'u casteddhu (almeno come nome)!
Ancora 'na vota, abbiamo avuto la conferma -se mai ce ne fosse bisogno- dell'antico detto che così recita: "Tri cosi sunnu storti: 'i cucuzzi, 'i citrola e...i scigghitani"!

4 commenti:

u nonnu ha detto...

L'amico Gianluca, che ringrazio, segnala una giusta precisazione fatta da Giuseppe Barilà sul suo blog foglididiario (http://foglididiario.ilcannocchiale.it/post/2004397.html) in merito alla ristrutturazione del Palazzo Ruffo di Bagnara:
"Ho visto le fotografie del Palazzo (non Castello) Ruffo della Gran Casa di Bagnara. E’ un recupero molto bello e pare anche accurato."

La precisazione era necessaria, al fine di non creare confusioni sui beni già di proprietà Ruffo: a Scilla il Castello, a Bagnara il Palazzo. Ognunu ch'i soi, pi favuri.

Ringrazio Giuseppe Barilà, a nome di tutti gli scillesi.

Anonimo ha detto...

I Ruffo si impossessarono del castello di Bagnara già agli inizi del 400 detenendolo per oltre secoli. L'edificio nasce come fortezza militare e fu un castello vero e proprio cinto da mura e con ponte levatoio. I vari terremoti ne hanno cambiato la fisionomia ma non la sostanza. Rammento che i Ruffo si insediarono prima a Bagnara e poi a Scilla. Grazie

u nonnu ha detto...

Caru anonimo, volevo ringraziarti per le notizie storiche fornite.
Sarebbe però opportuno che esse fossero riportate anche sul sito della proloco bagnarota, cusì chi unu i cosi i veni a sapiri per beni.

Sul fatto chi prima siano passati da Bagnara per poi venire a Scilla, la spiegazione è semplice: la famiglia Ruffo aviva nte mani menza Calabria e, a quanto ne so, provenivano da Catanzaro, pirciò...erunu 'i calata!

P.S.: 'A prossima vota, se ti firmi, ti ringraziu pi nomu.

Anonimo ha detto...

non ho mai riso cosi tanto!!! Caru anonimo..a prossima vota si ti firmi!!!haahahaha XD e comunque i ruffo...eranu i calata!

Lu