24 marzo 2007

MALAVIRUTA!








  • L'appuntamento era stato fissato per le ore 18 di oggi al bar di Favazzina. Lo stesso Sindaco, appena tre o quattro giorni prima aveva avvisato con appositi manifestini (che potete vedere nella pagina dedicata alla questione elettrodotto) che si sarebbe parlato delle “Tematiche di Favazzina”.

Arrivo in leggero anticipo ma noto da subito che c'è qualcosa di strano. Chiedo lumi al proprietario del bar, il quale mi informa che l'incontro è stato rinviato. RINVIATO!!!????

Mi indica infatti sempre il medesimo manifesto, sul quale, cu 'na pinna BIC la data dell'incontro è stata spostata a sabato 31 marzo alle 18:00

Pare che lo “slittamento” fosse stato comunicato fin da giovedì (cioè subito dopo aver affisso i manifestini) e che il proprietario del bar [chi nicchi e nacchi cu l'amministrazioni? E' stato forse nominato portavoce ufficiale per Favazzina?], fosse stato incaricato di passari vuci!

Ma vogliamo scherzare? Lasciamo perdere il luogo che si era scelto, senz'altro poco opportuno, ma adesso le cose stanno prendendo una piega davvero tragicomica.

Decenza istituzionale ed un minimo di educazione avrebbero voluto che il Sindaco -una volta sicuro di non poter essere presente, si noti bene, per non meglio precisati impegni- incaricasse o un assessore (e tra ufficiali e ad acta avrebbe avuto sicuramente l'imbarazzo della scelta) o comunque un delegato a venire a spiegare il motivo per il quale l'incontro sia praticamente saltato.

Invece no. La gente -non solo di Favazzina, ma arrivata anche da Scilla e da Reggio, molti dei quali avevano anche spostato impegni già assunti o rimandato partenze per poter essere presenti- è rimasta allibita.

Prova ne sia che anche chi non aveva potuto essere presente negli incontri precedenti si è premurato di conoscere quanto meno i termini del problema del quale si sarebbe dovuto discutere. Tra di loro, anche il dott. Lamberti Castronuovo -che com'è noto, a Favazzina è di casa- il quale pur preso dai suoi numerosi impegni politici (in quanto candidato per le prossime elezioni amministrative reggine), ha voluto essere reso partecipe di quanto stesse avvenendo.

Ancora una volta quindi, chi ci amministra o dovrebbe farlo (visto che, alla prova dei fatti, qualche dubbio mi sorge), non ha perso l'occasione per un'altra MALAVIRUTA (e dicu pocu).

Un appunto è da fare comunque anche ai rappresentanti della minoranza in Consiglio comunale. Sicuramente, la loro presenza all'incontro in qualità di consiglieri comunali non avrebbe avuto senso, dopo che il Sindaco non ha accolto la loro richiesta di convocazione del civico consesso cittadino. Tuttavia, la presenza anche di uno solo di loro, come semplice cittadino scillese, sarebbe stata di certo gradita ed apprezzata.

Non vorrei passare per agitatore o fomentatore di folle, non lo sono mai stato né tanto meno ci tengo a esserlo o a diventarlo. Mi limito solo ad osservare che un tale comportamento, non fa che aumentare la rabbia di cittadini che si vedono letteralmente snobbati e, ancora peggio, presi in giro da un modo di fare di certo poco ortodosso e, per di più, politicamente controproducente.

Perché si ricorre a dei mezzucci di tal genere per prendere tempo ed evitare un dialogo, un confronto civile, sereno e democratico con i cittadini?

Perché, invece di illustrare chiaramente le motivazioni di una scelta, si preferisce restare muti e sordi (o quasi) a una richiesta pienamente legittima avanzata dalla popolazione?

Perché negare alla gente la possibilità di avanzare le proprie proposte? Di avere chiariti i propri dubbi e le proprie paure (fondate o meno che siano)?

Sono queste le domande che ho sentito tra la gente. Tutti noi lì presenti, avremmo preferito avere delle risposte dal nostro Sindaco, cioè da colui che -in quanto scigghitanu- in occasioni importanti che vedono il nostro paesino al centro di eventi di portata nazionale -com'è questo della costruzione dell'elettrodotto “Sorgente-Scilla-Rizziconi”- può e deve tutelare gli interessi della nostra comunità in tutte le sedi istituzionalmente preposte a dare i relativi pareri.

Al contrario, questo comportamento, non fa che alimentare dubbi, perplessità, paure e -anche se il 2000 è passato da un pezzo- male pensate del genere: “Cu sapi chi nc'è sutta!?”.

Vorrei proprio che non si continuasse su questa strada, ma si fosse capaci di affrontare il problema una volta per tutte in maniera unitaria -cittadini e Amministrazione- perché si possa arrivare a concordare una soluzione che sia davvero condivisa da tutti gli scillesi e che, proprio per questo, possa essere sostenuta e fatta pesare in tutte le sedi decisionali.


P.S. : Varda casu!, sabato prossimo, 31 marzo, allo stesso orario, è già fissata (questa sì, da tempo), un convegno organizzato dall'Associazione portatori di San Rocco, dall'ADSPEM e dalla F.I.D.A.S., con contestuale presentazione di un libro sulla vita di San Rocco, alla quale credo il Sindaco sia stato invitato a partecipare.
Mi auguro che l'evento -pur importante ma sicuramente delegabile ad altri rappresentanti dell'Amministrazione comunale- non costituisca motivo per un'ulteriore dilatoria assenza.Il nostro Santo Patrono la perdonerebbe, i cittadini -in particolare quelli di Favazzina- in quanto uomini e donne comuni mortali peccatori, troverebbero molta difficoltà a farlo.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che questa domanda stà nella coscienza di chi a votato questo fantasma o malumbra,favazzina gli a dato 96 voti,indiciamo un referendum clamoroso dal titolo"Vi rialamu 'u vuliti?",rivolto non solu e comuni i l'emilia-romagna o toscana ma puru a i Paisi dell'Est,roba da far arrivare in piazza san rocco,tutte le tv sky compresa...u guaiu è chi stà rassandu u paisi chinu i rebiti.Ricurdativi chi esti megghiu nu mx anonimui i chi non dici e non faci nu cazzu pi cambiari i cosi..o no?Ad esempiu se si cogghiunu i firmi sugnu chi firmu.

Anonimo ha detto...

errata corrige:1)Il titolo corretto del referendum proposto è "Vu rialamu 'u vuliti?"
2)..se si cogghiunu i firmi sugnu u primu chi firmu.Cantu mi piaci stù nonnu.